Quello che abbiamo visto al recente Salone di Hannover – e che vi raccontiamo nel nuovo numero di Uomini e Trasporti, in distribuzione in questi giorni e già online sul nostro sito – restituisce il senso di un momento vivace per il comparto dei veicoli industriali dal punto di vista tecnologico.
Un momento in cui si affastellano non solo nuovi produttori di camion elettrici (vedi Volta Trucks, Tevva, Byd, Hyzon) tutti pronti a sfidare senza timore le più blasonate «sette sorelle» e a provare, in generale, a ridisegnare il mercato su scala globale), ma anche operatori specializzati in retrofit per la conversione dei veicoli da endotermici a zero emissioni (Pepper), esploratori della guida autonoma (Einride), sognatori (o sarebbe meglio dire «concretizzatori») di soluzioni a idrogeno a elevata perfomanza prossime alla commercializzazione (Quantron).
Del resto, il mercato dei camion in Europa è statico da decenni, animato da sempre dalle «magnifiche 7» (a cui si è aggiunta in tempi recenti un’ottava, Ford Trucks). Ma ora che la transizione energetica sta buttando giù le barriere all’ingresso, ora che anche nell’autocarro si teme l’effetto Tesla (con i nuovi operatori che stanno creando qualche patema ai costruttori tradizionali), ecco che le case costruttrici fanno quadrato, creano joint venture impensabili fino a ieri e corrono per essere le prime a offrire i nuovi veicoli elettrici richiesti dall’Europa e dal pianeta.
A ciò bisogna però aggiungere che, mentre i costruttori investono nel domani, contemporaneamente devono puntellare il presente, quello che ancora garantisce i fatturati con cui proiettarsi nel futuro. E il presente, comunque la si metta, si chiama e si chiamerà «diesel» ancora per un paio di decenni abbondanti. Ecco perché, magari in posizione più defilata, su quasi tutti gli stand dei costruttori tradizionali comparivano motori endotermici ottimizzati in grado di
consumare (e quindi di inquinare) meno, ma anche tante lussuose e funzionali dotazioni supplementari per gli interni cabina, utili ad accarezzare autisti sempre meno reperibili. Insomma, uno sguardo alla tecnologia e uno all’uomo.
Abbiamo provato a raccontarvi tutto ciò nello «Speciale IAA» nel nuovo UeT di ottobre, dove è possibile trovare un’ampia carrellata di foto, approfondimenti e curiosità sulle principali novità esposte al salone tedesco.
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