Favorire l’intermodalità, l’uso di sistemi di gestione delle flotte e di controllo della legalità fino alla blockchain e al platooning. Sono i punti di partenza del gruppo di lavoro “Le applicazioni dei Sistemi intelligenti di trasporto per l’efficientamento della logistica” avviato da TTS Italia, l’associazione che riunisce le maggiori realtà che operano nella telematica legata ai trasporti, con il coordinamento di Clara Ricozzi, esperta del settore, presidente di Oita e vicepresidente del Freight Leaders Council.
Il gruppo di lavoro nasce dalle indicazioni che TTS Italia ha sintetizzato in un documento presentato alle istituzioni. Il nostro Paese necessita di una massiccia dose di tecnologia per ridare slancio alla smart mobility, considerata una importante opportunità di sviluppo per l’economia.
Tra le priorità del documento, anche l’efficientamento della logistica, che ricopre un ruolo fondamentale nella distribuzione delle merci per la produzione industriale. È stimato che il pieno utilizzo della Piattaforma Logistica Nazionale (PNL) può generare tra 7 e 10 miliardi di euro in termini di recupero di efficienza del sistema logistico nazionale.
Il gruppo di lavoro, costituito dalle molte associazioni che rappresentano il settore, ministeri, enti locali e aziende associate a TTS Italia, si pone l’obiettivo di trovare soluzioni alle criticità che caratterizzano la logistica in Italia dove sono presenti investimenti con un tasso di innovazione insufficiente e le aziende di autotrasporto si presentano estremamente frammentate e con bassi margini di profitto. Nel trasporto stradale si contano ancora inefficienze legate per esempio a un numero elevato di viaggi a vuoto, eccessivi tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci, modesta utilizzazione delle tecnologie ITS, scarsa interconnessione tra le flotte dell’autotrasporto e la PLN. Infine, la logistica urbana deve fare i conti con un eccesso di inquinamento ambientale, scarso utilizzo di sistemi tecnologici innovativi e mancanza di dialogo fra operatori logistici e settori economici locali.
Sul fronte delle infrastrutture, si registra un basso livello di connessione fra nodi di interscambio modale, scarsa collaborazione fra operatori, dovuta a mancato uso di nuove tecnologie e di processi di digitalizzazione dei dati.