Quando ci si sente bene, sicuri ed efficienti è giusto mettersi in vetrina. E così ieri, 31 gennaio, il presidente dell’APT di Trieste, Marina Monassi, forte di una crescita nella movimentazione dei TEU nel porto di Trieste del 45% negli ultimi due anni, ha chiamato nella città giuliana una delegazione di europarlamentari del Gruppo Socialisti e Democratici, tra cui figurava l’on Debora Serracchiani – che in questa regione è di casa – e l’on. Inés Ayala Sender – personaggio di grande peso rispetto alle infrastrutture, essendo titolare del rapporto sul finanziamento dei corridoi europei – per mettere a fuoco le ulteriori potenzialità dello scalo.
Ma vediamoli allora i dati di tutto il Nord Adriatico che evidenziano appunto lo stato di salute di Trieste.
Porto Teu 2010 Teu 2012 diff. % 2010-12 diff. % 2011-12
Ancona 110.395 N.A. N.A. N.A.
Ravenna 183.577 207.500 1,30% -3,64%
Trieste 281.643 408.023 44,87% 3,77%
Venezia 393.913 429.893 9,1% -6,21%
Koper 476.731 572.263 20,03% -2,89%
Rijeka 137.048 178.837 30,49% 18,69%
Sommando i numeri da Ravenna in su, viene fuori che nei porti del Nord Adriatico transitavano nel 2010 1.472.894 TEU, che sono diventate 1.796.516 nel 2012.
Commentando i risultati Monassi ha voluto sottolineare il grande lavoro fatto da APT e Adriafer sull’intermodalità ferroviaria, coerentemente con le strategie della UE, ribadita anche di recente. Ma anche lanciato una stoccata all’ad di Rfi, Mauro Moretti, ricordando che «il progetto di lay-out ferroviario gli è stato inviato il 24 dicembre scorso, ma evidentemente Moretti non legge la posta».