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Transpotec, un punto di riferimento per autotrasporto e logistica

Oltre 33 mila operatori hanno visitato Transpotec e la contemporanea NME tra anteprime nazionali e dibattiti su temi chiave di sviluppo quali transizione energetica, digitalizzazione e carenza di personale

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Fiera Milano, a pochi giorni dalla chisura delle manifestazioni Transpotec Logitec, dedicata al settore della logistica e autotrasporto, e NME, votata alla mobilità sostenibile delle persone, svoltesi in contemporanea a Rho, fa un bilancio esprimendo estrema soddisfazione. La scelta di affiancare due eventi fieristici rivolti a pubblici differenti ma che condividono grandi sfide come transizione energetica, digitalizzazione e carenza di personale è risultata vincente e ha attratto oltre 33 mila operatori provenienti da 62 Paesi durante i quattrogiorni milanesi.

Transpotec Logitec si conferma così l’evento nazionale di riferimento per il settore. Quest’ultima edizione è stata caratterizzata da una robusta partecipazione di espositori e un ricco palinsesto di convegni.
Totale è stata l’adesione delle cosiddette otto sorelle, ovvero le 8 Case Costruttrici di veicoli pesanti – DAF, Daimler Truck, Ford Trucks, Iveco, MAN, Renault Trucks, Scania e Volvo Trucks – che hanno messo in vetrina le ultime novità di prodotto, all’insegna della sostenibilità e qualche limited edition (come Ford Trucks e Scania che addirittura ne proponeva due: una a firma Svempa e un’altra celebrativa di 50 anni di Scania Italia). Il dibattito su modalità e tempi di raggiungimento degli obiettivi europei per la decarbonizzazione è vivace, quello che è emerso chiaramente è che per vincere la sfida della sostenibilità sarebbe necessario valutare un mix di tecnologie. E tra gli stand dei costruttori di veicoli pesanti e leggeri (alcuni in anteprima nazionale, come Renault con il Master, Koelliker con il Maxus eDeliver 5, MAN con il TGE Next Level, solo per citarne alcuni), si sono viste alimentazioni 100% elettrico, biometano, HVO ma anche le prime proposte a idrogeno, soluzione green, ancora in attesa dello sviluppo di un’adeguata rete infrastrutturale.
Ma non solo veicoli, anzi. Tra i padiglioni fieristici molte erano le società votate ai fleet services per le imprese di autotrasporto (per es. Michelin Connected Fleet). Soluzioni e prodotti innovativi si sono visti in tutti i comparti con un’attenzione crescente oltre al basso impatto ambientale anche al prodotto realizzato ad hoc, dai rimorchi (per es. il semirimorchio Ifac realizzato per Chiggiato) ai servizi per la logistica, dai carburanti alla componentistica, ampiamente rappresentati all’interno dell’Aftermarket Village.

Trasversale anche il tema della digitalizzazione, che, coadiuvata da intelligenza artificiale e data analysis, è oggi un facilitatore per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica e sicurezza.

Nel convegno inaugurale l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori ha fornito una overview aggiornata del settore: sono circa 100 mila le imprese nell’autotrasporto, con 14.172 licenze comunitarie e 925.589 CQC, 250 mila in meno rispetto al 2019. Di contro, la flotta conto terzi in Italia è passata da 795.000 unità nel 2020 a 853.363 nel 2023 con un aumento del +7,34%.

Tra i convegni che hanno avuto la partecipazione di un numeroso pubblico vi è stato anche quello di Federservice, di presentazione del volume «100 numeri per capire l’autotrasporto. Tutte le spine della sostenibilità» che ha evidenziato il crescente fenomeno di aggregazione che sta portando alla diminuzione dei padroncini (oggi rappresentano il 46% del totale) a favore di società più strutturate. Negli ultimi dieci anni, infatti, il numero delle imprese è diminuito del 20,8% passando da 101.935 a 80.687 unità, e 21.248 aziende sono scomparse.
Cambia il tessuto del mercato, ma si sono modificate anche le esigenze della committenza, che richiede una maggiore flessibilità nelle risposte: sempre più le imprese affiancano alla classica attività di trasporto su strada ulteriori servizi come spedizioni e multimodalità, evolvendo verso la logistica come attività integrata del sistema dei trasporti, senza perdere di vista l’impegno per un sistema dei trasporti sostenibile nelle sue tre declinazioni: ambientale, economica e sociale.

Tra i temi caldi, che hanno acceso il dibattito in occasione di diversi eventi, la mancanza di personale.
Sempre Federservice ha esposto i dati più recenti che dimostrano come siano oltre 400mila gli autotrasportatori che tra il 2019 e il 2024 non hanno rinnovato la CQC, soprattutto i tra i 30 e i 50 anni. Inaspettatamente crescono invece i conducenti under 25, aumentati di circa il 66% dal 2019 a oggi.
Ed è proprio ai giovani, che le associazioni del trasporto e le aziende puntano per portare nuova linfa al settore.
In fiera Fai Conftrasporto ha lanciato il “Manifesto per l’Europa” che punta ad aggiornare la legislazione europea sulla formazione professionale, Anita ha presentato l’“Osservatorio Giovani Autotrasporto e Logistica” costituito proprio per trovare soluzioni concrete all’”emergenza” di mancanza di autisti; nel periodo 2019-2023 il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è aumentato di oltre 15 punti percentuali, portandosi dal dal 15,1% al 30,6%. Lo scorso anno, infatti, la figura dell’autista era al secondo posto della classifica delle professioni di più difficile reperimento.

Transpotec è stata anche la cornice per celebrare anniversari importanti: L’Albo Nazionale degli Autotrasportatori ha festeggiato 50 anni di attività, FIAP nel suo Logistic Village, ha dato appuntamento a imprenditori, manager del comparto e figure istituzionali per festeggiare i suoi 75 anni di attività al fianco delle imprese, Anita ha dato il via alle celebrazioni dei suoi 80 anni che verranno festeggiati a fine anno.

L’appuntamento con Transpotec Logitec è tra due anni, dal 13 al 16 maggio 2026, nuovamente in contemporanea con NME.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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