Nel primo semestre 2014, Hupac ha messo in archivio 339.725 spedizioni stradali nel traffico combinato non accompagnato attraverso l’Europa con una crescita del 3,8% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso.
Desta comunque forti preoccupazioni la qualità operativa nel sistema ferroviario dove, secondo l’operatore svizzero, l’insufficiente qualità di gestione che si riscontra nella rete ferroviaria è un fattore deleterio per il trasferimento del traffico. «Nel settore della logistica vigono obiettivi di puntualità ben superiori al 90% – sottolinea Bernhard Kunz, direttore di Hupac – Se il sistema ferroviario non cambia rotta, ci troveremo sganciati dal mercato e mancheremo gli obiettivi di trasferimento del traffico».
Hupac resta fedele al suo obiettivo strategico di una puntualità pari ad almeno il 90% e continua a investire per ridurre al minimo le conseguenze per la clientela. Cause di ritardo sono incidenti e guasti tecnici nella rete ferroviaria, cantieri programmati con conseguenti deviazioni del traffico, scioperi, mancanza di risorse nelle imprese ferroviarie e problemi nei terminal. In caso di criticità, è facile che si verifichino ritardi di ore e a volte addirittura di giorni, anche se il traffico merci ha bisogno che vengano rispettati gli orari stabiliti. «Spesso il traffico merci è ancora visto come un fattore di disturbo e non come un cliente multimilionario con grandi potenzialità future. – sottolinea Kunz – È una concezione che va nella direzione sbagliata, tanto più che i prezzi delle infrastrutture stanno aumentando ovunque in Europa. Vi è quindi l’esigenza che le varie divisioni infrastrutturali diano prova di una maggiore vicinanza al mercato anche per quanto riguarda il traffico merci.» Magari, introducendo degli indennizzi per i ritardi, come quelli in uso nel trasporto ferroviario di passeggeri e nel traffico aereo.
Traffico in crescita per Hupac
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