Controlli mirati da parte degli ispettori del Lavoro nelle sedi delle aziende di autotrasporto più multate per infrazioni sui tempi di guida e riposo e manomissione del tachigrafo digitale. Un decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 13 marzo scorso, apporta modifiche al dlgs 23 febbraio 2023 n. 27 introducendo una stretta sui controlli da parte dell’INL verso le aziende di autotrasporto non in regola con la sicurezza stradale e i tempi di lavoro degli autisti e aggiornando anche la classificazione del rischio.
Il decreto correttivo, che ora dovrà ricevere il parere delle commissioni parlamentari competenti e tornare a Palazzo Chigi per il via libera definitivo, modifica il dlgs 27/2023 che aveva recepito diverse direttive comunitarie in materie di distacco dei conducenti e tachigrafo digitale.
L’iter in Parlamento da completare
Il testo, presentato a Palazzo Chigi su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, sostituisce anche l’Allegato III del decreto legislativo 4 agosto 2008, n. 144, per aggiornare il sistema nazionale di classificazione del rischio prevedendo, tra l’altro, la possibilità di accesso ai dati anche da parte degli ispettori del lavoro per finalizzare i controlli.
Controlli in sede e nuova classificazione del rischio
Quindi, gli ispettori del Lavoro si serviranno dei dati del sistema di classificazione del rischio per effettuare una vigilanza mirata nelle sedi delle imprese che risulteranno con più infrazioni rilevate sulla strada. Inoltre, il testo contiene anche i criteri per classificare il rischio delle imprese di autotrasporto relativamente alle infrazioni su tempi di guida e riposo e tachigrafo intelligente, secondo la direttiva Ue n. 2024/846 che andava recepita entro febbraio 2025.