La logistica italiana è lenta, soprattutto quando “sbarca” nei porti. E per questo l’Italia ha pensato di chiedere aiuto alla Corea del Sud, che invece, stando ai dai delle Nazioni Unite, gode della migliore pubblica amministrazione digitale al mondo, tanto da risparmiare nella logistica fino a 3 miliardi di dollari all’anno. Più precisamente dalla cooperazione – sigalata nei giorni scorsi a Seoul dall’ambasciatore Sergio Mercuri (nella foto) – dovrebbe scaturire lo “Sportello unico marittimo”, la cui sperimentazione dovrebbe essere avviata già a settembre sui porti di Genova e La Spezia. Il test poggerà su un’applicazione capace di eliminare gradualmente tutti i documenti cartacei per gli operatori marittimi.
A essere coinvolti nel progetto sono quattro ministeri (Sviluppo economico,Trasporti e Infrastrutture, Economia e Finanze, Istruzione, Università e Ricerca) e soprattutto l’Agenzia per l’Italia Digitale, oltre che ovviamente l’Agenzia delle Dogane e le Autorità Portuali di Genova e La Spezia. Il tutto servirà anche ad attuare una direttiva dell’Ue, secondo cui entro il 2015 gli Stati membri dovranno istituire uno “Sportello unico marittimo”, con cui ottimizzare e semplificare le formalità burocratiche di arrivo e partenza delle navi. In base alle previsioni la digitalizzazione dei sistemi consentita dallo “Sportello unico marittimo” porterà a dematerializzare 100 milioni di pratiche e 200 milioni di transazioni doganali, per circa 400 mila approdi l’anno e soprattutto di tagliare le tempistiche dei processi di scambio da sette a due giorni.
Sportello unico marittimo: a settembre si parte a Genova e La Spezia
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