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Sostenibilità: il Consiglio Ue apre alla neutralità tecnologica per la transizione di auto e furgoni

Il vertice dei Capi di Stato europei sdogana la neutralità tecnologia scritta nero su bianco nel documento finale, prevista esplicitamente in relazione alla riduzione di emissioni per ora solo per autovetture e furgoni. “E’ un risultato concreto per il nostro settore”, esulta la Fai-Conftrasporto guidata da Paolo Uggè, una tra le associazioni più attive a richiedere maggiore flessibilità per il Green Deal europeo. Tra le altre novità, anche l’accelerazione per il pacchetto Omnibus che contiene il rinvio delle scadenze dei report di sostenibilità

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Accelerare per garantire innovazione nel processo di decarbonizzazione senza preclusioni ideologiche, ma facendo riferimento alla neutralità tecnologica per l’industria automobilistica. La novità, annunciata direttamente dalla Premier Giorgia Meloni, contiene una proposta mirata a “modificare il regolamento che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni, e a portare avanti il riesame previsto da tale regolamento”. E’ quanto si legge nel documento finale del Consiglio Europeo che si è tenuto la scorsa settimana a Bruxelles che per la prima volta ha messo nero su bianco quello che molte associazioni stanno chiedendo da tempo, ovvero maggiore flessibilità per il Green Deal e l’apertura a diverse tecnologie (non solo l’elettrico), compresi i biocarburanti nel settore dell’automotive e del trasporto pesante. Il testo, che fa riferimento alla “crescita delle tecnologie chiave di domani, quali l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche, i semiconduttori, il 5G/6G e altre tecnologie critiche, prestando nel contempo particolare attenzione alle industrie tradizionali in transizione, segnatamente l’industria automobilistica, del trasporto per vie navigabili e dell’aviazione e le industrie ad alta intensità energetica”, ancora non contiene un riferimento esplicito per il trasporto pesante, ma la strada sembra segnata

Uggè: “Un risultato importante”

“È un risultato concreto per il nostro settore e una vittoria per FAI-Conftrasporto – ha dichiarato Paolo Uggè, presidente dell’associazione tra le più attive nel chiedere una revisione delle norme Ue – che ha portato avanti questa battaglia con determinazione. Una battaglia che il Governo italiano ha sostenuto con forza, come ha ribadito la premier Giorgia Meloni”. Uggè aveva sollevato qualche giorno fa la questione durante l’incontro con il vicepresidente esecutivo dell’UE, Raffaele Fitto, nei giorni scorsi a Bruxelles. “Ora – conclude Uggè – con il riconoscimento nei documenti strategici dell’Unione, se il principio verrà applicato correttamente, biocarburanti e altre soluzioni innovative potranno essere considerate alternative valide per la transizione ecologica, senza l’imposizione ideologica dell’elettrico come unica via”.

Limitati e rinviati anche i report di sostenibilità

Tra le altre indicazioni contenute nel testo finale del Consiglio Ue anche l’accelerazione sul pacchetto Omnibus, approvato lo scorso 26 febbraio dalla Commissione Ue, che contiene una serie di modifiche a direttive comunitaria, tra cui un perimetro più ristretto per l’obbligo di redigere il report di sostenibilità e il rinvio dei termini imposti dalla direttiva CSRD. Tra le semplificazioni e la riduzione degli oneri burocratici, compare anche l’invito “a portare avanti, in via prioritaria e con un elevato livello di ambizione, i lavori sui pacchetti omnibus di semplificazione presentati il 26 febbraio 2025, nell’ottica di finalizzarli quanto prima nel 2025” e di “adottare la proposta sul meccanismo di rinvio dei termini (“stop-the-clock”) della rendicontazione di sostenibilità e del dovere di diligenza ai fini della sostenibilità senza indugio e al più tardi entro giugno 2025”. 

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