Alla fine il sorpasso non c’è stato e Shangai resta il porto container più trafficato del mondo. Qualche giorno fa, prima ancora che da Shangai giungesse il dato definitivo di traffico e si sapeva soltanto che nei primi 11 mesi aveva movimentato 31 milioni di teu, era sembrato che la vetta della classifica potesse essere riconquistata da Singapore (che l’aveva persa nel 2010), il quale aveva chiuso il 2013 con 32,6 milioni di teu, con un balzo in avanti rispetto al 2012 del 2,9%. Ma Shangai, invece, con il mese di dicembre non soltanto ha superato Singapore, ma ha anche prodotto un incremento del 3,3% rispetto al 2012, che gli ha consentito di raggiungere la cifra record di 33,6 milioni di teu.
Dietro questo successo ci sono investimenti della portualità di Shangai e anche evoluzioni normative in Cina. Tra gli investimenti, per esempio, è stata molto inportante a ottobre l’apertura del doppio senso di circolazione nel canale principale di Yangshan, in acque profonde. A livello normativo, invece,, bisogna ricordare che la legislazione cinese ha modificato la normativa sulle joint venture e, proprio per incrementare lo sviluppo del trasporto marittimo, consente a compagnie straniere di costituire in loco e di possedere interamente società di gestione navale. E Shangai ha predisposto e ingrandito un’area retroportuale destinata proprio ad attirare investimenti in tal senso.