Sono mesi che il porto di Ravenna attende 60 milioni per i dragaggi dei canali, ma al Cipe qualcosa si è bloccato. E così Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità portuale finisce per prendersela con quelle persone che lavorano nei ministeri, «guadagnano 500.000 euro l’anno e non capiscono niente dei problemi del Paese. Loro sono ignoranti e così bloccano tutto». La colpa, cioè, secondo il presidente, non è del ministro Corrado Passera, che peraltro prima dell’estate aveva promesso un imminente arrivo dei soldi, ma dei «dei burocrati suoi sottoposti, che lo consigliano male».
Di Marco, stando a quanto riferito all’agenzia Dire, è reduce da una trasferta a Roma. L’ennesima ed evidentemente inutile: «Non sanno contare. Ravenna è il porto leader nel Mediterraneo e per il mar Nero: lo dicono i numeri. Abbiamo il 9,2% di market share, la nostra posizione è al centro di un’area che rappresenta il 60,70% del Pil dell’Italia, l’anno scorso abbiamo smistato pù’ di 23 milioni di tonnellate di merci. Noi non siamo Manfredonia, per capirci, siamo un porto importante. E se al ministero non sanno che Ravenna è leader, allora devono studiare».
Sfogo del presidente del porto di Ravenna: «Al ministero sono ignoranti!»
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