Sono 179 le denunce spiccate dalla Questura di Bologna contro i facchini e i manifestanti che hanno preso parte agli scioperi e ai blocchi presso lo stabilimento della Granarolo a Cadriano, appena fuori Bologna. Le denunce riguardano il periodo che va dal 2 maggio al 13 luglio, anche se in molti casi la stessa persona ha ricevuto più di una denuncia. Nel darne notizia, peraltro, la Questura sottolinea ai facchini stranieri che le denunce potrebbero pregiudicare il rinnovo dei permessi di soggiorno.
Una sorta di avvertimento dopo che la scorsa settimana (il 29 ottobre) sono ripartiti i blocchi all’alba, sempre alla Granarolo, per bloccare l’uscita delle merci dallo stabilimento e che non a caso è stato anche definito come il «blocco del cappuccino». Di tale episodio allaPolizia non sarebbe piaciuta il controllo fatto dai manifestanti delle singole auto in uscita per verificare cosa trasportassero, un comportamento definito come «violenza privata aggravata», passibile come tale di ulteriori denunce.
L’intero dossier contempla 38 denunce per gli scioperi del 2 maggio, 25 per il 25 giugno, 68 per il 29 giugno, 19 per il 5 luglio, 19 per l’11 luglio, 9 per il 13 luglio.