Le frontiere dello spazio Schengen vanno per un po’ in stand by. A seguito degli attacchi terroristici dello scorso 13 novembre, infatti, inizialmente la Francia, ma poi una lunga serie di paesi (Germania, Olanda, Belgio, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Svezia) ha deciso di ristabilire i controlli alle frontiere. Ragion per cui i conducenti attivi su tratte internazionali è sempre bene che tengano a portata di mano la carta di identità o il passaporto.
Come si noterà da questo elenco manca l’Italia, dove non sono state prese misure emergenziali particolari. Da Conftrasporto, per bocca di Paolo Uggè, è soltanto giunta la proposta di sopprimere temporaneamente il “diritto di libero cabotaggio attraverso l’applicazione immediata del sistema di prenotazione entrato in vigore in Austria”.
“Se anche ai vettori provenienti da Paesi extra Ue fosse applicato il sistema di prenotazione – scrive Uggè sul sito dell’associazione – in sette giorni si potrebbe sapere tutto del conducente e della ditta che lo utilizza. Insieme ad una più mirata politica dei controlli non riteniamo certo di poter eliminare tutti i rischi ma di ottenere qualche risultato”.