Il database per la verifica della regolarità delle imprese, richiesto dall’ultima legge di Stabilità all’Albo degli autotrasportatori e pubblicato sul “portale dell’automobilista”, è entrato in funzione l’ultima settimana di luglio, seppure in maniera un po’ lacunosa. Tempo un mese, infatti, sono emerse alcune problematiche di varia natura, che adesso si sta cercando di risolvere. Nel database, infatti, consultabile come da tutte le imprese (sia persona fisica che giuridica), si trovano la posizione dell’azienda relativamente all’iscrizione all’Albo e al REN, al DURC, ai dati della Camera di Commercio ecc.
Ebbene, in molti accedendovi si sono trovati un bel “semaforo rosso”, per la semplice ragione che magari un pagamento della quota per l’Albo non era stata registrata o perché non era stata comunicata alla Camera di Commercio un trasferimento della sede sociale in altra provincia. Inezie, certo, che però di fatto rendono l’azienda formalmente irregolare e quindi poco appetibili per il mercato.
Per adesso però potrebbe non essere un grande problema. Perché fino al 30 settembre questa irregolarità rimane privata, visto che il database è consultabile esclusivamente dalle aziende di autotrasporto, proprio allo scopo di verificare che quanto riportato corrisponda a verità. Dal 1° ottobre, però, si passa alla fase pubblica e quindi a quel punto l’irregolarità sarà visibile a tutti e quindi anche a committenti interessati. Ragion per cui se si vuole evitare tale eventualità è meglio, nel caso in cui si riscontrassero errori, segnalarli agli enti competenti (l’Albo per un mancato pagamento invece effettuato, la Camera di Commercio per un’indicazione errata) in modo da far sparire dalla propria scheda il simbolo dell’irregolarità.