Soffre il trasporto in Italia. La fotografia del primo semestre 2012 scattata dal Centro Studi Confetra vede in frenata l’autotrasporto. Anche se scomponendo il dato per settori, ci si accorge che l’internazionale rimanere tendenzialmente stabile (appena -0,5%), mentre quello nazionale arretra del 5% in termini di fatturato e del 4% rispetto al traffico.
A fare compagnia all’andamento negativo dell’autotrasporto sono il trasporto ferroviario (-4,8%), il cargo aereo (–5,8%) e quello marittimo (–5,1% per i TEU e –3% per le rinfuse).
L’unica eccezione riguarda il trasporto RO-RO che lievita dello 0,8%, grazie al ripristino dei traffici commerciali con il Nord Africa. Il primato della ripresa del traffico RO-RO va al porto di Napoli, con un sorprendente aumento del +77,1%. Da segnalare un aumento del traffico container sia a Genova +12,8% che a Trieste +18,5% mentre nei porti di transhipment crolla Taranto -61,7% ed è negativo anche il porto di Gioia Tauro –6,6%, mentre Cagliari segna un +6,8%.
A questa situazione di sofferenza dell’intero settore si aggiunge un dato fortemente negativo sulle immatricolazione dei veicoli pesanti, che nei mesi di aprile e maggio 2012 ha fatto registrare una flessione superiore al –40%.
Le difficoltà che sta vivendo il comparto si riflettono anche nelle sofferenze bancarie delle imprese che operano nel settore “trasporto e magazzinaggio”: in un anno sono cresciute del 34% (I trimestre 2011/I trimestre 2012), superando i 2,4 miliardi di euro. Se consideriamo il periodo I trimestre 2009/I trimestre 2012 l’aumento è pari al 149%. “Il rallentamento delle attività economiche, iniziato a metà dello scorso anno, continua a farsi sentire – commentano alla Confetra – e di conseguenza il settore del trasporto e della logistica soffre. Basti pensare che oggi i tempi medi di incasso sono 87 giorni mentre le insolvenze rispetto al fatturato arrivano al 2,6%”.
Rallenta il trasporto italiano: in un anno 2,4 miliardi di sofferenze bancarie
-