Si avvicina la data del 28 giugno, quella fissata dal TAR per l’udienza in cui giudicare i ricorsi di Confindustria & co. contro le deliberazione dell’Osservatorio. La committenza (Confindustria, Confetra e Assolutistica), in vista di quell’appuntamento, non partecipa più alle riunioni dell’Osservatorio, ma con il resto dei componenti si riesce ugualmente ad andare avanti. E così dopo la determinazione dei costi di aprile (da applicare a marzo) fissata lo scorso 8 maggio, adesso l’Osservatorio si mette in paro stabilendo pure i costi di maggio (da applicare ad aprile).
Ma non è finita, perché lo stato maggiore dell’autotrasporto (rappresentato da Confartigianato Trasporti, Fiap, CNA-Fita, Ancst/Lega Coop e Fedit) ha messo in calendario cinque incontri fino a metà giugno finalizzati a rivedere i criteri di calcolo dei costi, con i nuovi parametri e magari con qualche altro correttivo. E di questo – è certo – la committenza non sarà molto contenta, anche perché a quel punto il TAR andrà a giudicare qualcosa che, nei fatti, è già superato. O no?
Ma non è finita, perché lo stato maggiore dell’autotrasporto (rappresentato da Confartigianato Trasporti, Fiap, CNA-Fita, Ancst/Lega Coop e Fedit) ha messo in calendario cinque incontri fino a metà giugno finalizzati a rivedere i criteri di calcolo dei costi, con i nuovi parametri e magari con qualche altro correttivo. E di questo – è certo – la committenza non sarà molto contenta, anche perché a quel punto il TAR andrà a giudicare qualcosa che, nei fatti, è già superato. O no?