Nei dati diffusi dall’Istat, relativi alla produzione industriale di agosto, compare una piccola sorpresa. Il settore che ha fatto registrare la percentuale di crescita maggiore rispetto all’anno precedente è, con un +13,1%, quello dei mezzi di trasporto. Un settore che in verità boccheggia e che soltanto negli ultimissimi mesi ha dato un segnale in controtendenza (che non vuol dire ripresa).
Pensate che addirittura l’incremento della produzione dei mezzi di trasporto è stata addirittura superiore al 12,4% fatto registrare da computer ed elettronica.
La cosa che si fa fatica a capire è come mai mentre cresce la produzione dei mezzi di trasporto diminuisce a doppia cifra – 12% – quella di prodotti petroliferi raffinati.
Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha giudicato positivamente questo dato, in quanto «investimenti in infrastrutture e trasporti fanno da volano per l’economia». Proprio per questo il ministro ha sottolineato l’opportunità di «finanziare per cassa le opere che possono essere concretamente e immediatamente realizzabili. Si tratta di investimenti produttivi che vanno nella direzione dell’inversione di marcia delle politiche: dal rigore alla crescita». Lupi ha anche manifestato l’intenzione di fare pressioni a Bruxelles per considerare al di fuori del patto di stabilità gli investimenti in infrastrutture considerate strategiche dall’Unione europea.