La settimana scorsa la lettera del segretario Pasquale Russo per sollecitare la pubblicazione del decreto sulle sanzioni previste per inosservanza dell’art. 83 bis. Adesso Unatras torna nuovamente all’attacco del governo e, dopo aver ricordato alcune cose fatte (prima tra tutte lo stanziamento delle risorse finanziarie), passa ad annoverare quelle che attendono attuazione. L’elenco in tal senso è nutrito:
– adeguamento del calendario dei divieti di circolazione del 2012 a seguito della modifica intervenuta all’art 7 comma 2 del regolamento di esecuzione codice della strada;
– l’indispensabile modifica del meccanismo sanzionatorio previsto nei confronti delle imprese dall’art 174 comma 14, che deve essere reso coerente con il regolamento comunitario 561/2006;
– il pagamento dell’ecobonus anno 2010;
– la messa a disposizione delle risorse per erogare i fondi previsti per la formazione aziendale.
Tutte cose – si legge nella missiva di Unatras – che “stanno pesantemente incidendo sul nostro settore che, alla stregua di tutti gli altri comparti dell’economia, sta pericolosamente rischiando il collasso”.
Ma non è tutto, perché il solito Russo, aggiunge che sarebbe “opportuno riprendere gli incontri della commissione sicurezza sull’autotrasporto presso il Ministero degli Interni, allo scopo di valutare, insieme alle forze di polizia, la possibilità di fare interventi mirati alla lotta all’abusivismo che è sempre più dilagante”, ma anche – stoccatina puntuale – “per definire procedure coerenti che evitino interventi delle forze dell’ordine che, in alcuni casi, sono stati al limite del vessatorio, a proposito della riscossione su strada delle sanzioni”.
Insomma, Unatras richiede attenzione, anche perché le cose da fare – come si sottolinea – “non presuppongo ulteriori stanziamenti economici ma, se fossero realizzati, aiuterebbero moltissimo l’autotrasporto italiano”.
Ma il governo sarà all’ascolto?