Un normale controllo dei documenti di carico dei tanti camion diretti all’imbarco sui traghetti per la Sardegna ha permesso ai militari della Guardia Costiera di Genova di scoprire all’interno di un semirimorchio un quantitativo di 72 kg di fuochi pirotecnici, contenenti, quindi, esplosivo (classe 1.4 G), che il vettore stradale voleva far passare come semplice collettame.
È accaduto mercoledì sera quando i militari in servizio di Nostromo in porto, si sono accorti che tra le varie bolle di carico una era intestata a una ditta il cui nominativo dava adito a dubbi sul reale contenuto del carico. Questo ha fatto scattare l’ispezione del veicolo che ha svelato come il carico in realtà fosse costituito da numerosi cartoni di Fuochi pirotecnici, per un totale di 72 Kg, spediti da una ditta della provincia di Forlì-Cesena a un grossista di cartoleria della Provincia di Sassari. Prodotti che pur potendo viaggiare su strada in esenzione ADR erano comunque sprovvisti della necessaria autorizzazione all’accesso di esplosivi in porto.
Il fatto più grave contestato a trasportatore è che il mezzo con il suo carico di fuochi pirotecnici stava per imbarcarsi su una nave traghetto passeggeri, cosa assolutamente vietata dalle normative in materia di sicurezza della navigazione che prevedono il trasporto di esplosivi esclusivamente su navi da carico certificate, idonee a questo tipo di carico, dove questo può essere stivato in modo adeguato.
Il trasporto di esplosivi deve inoltre essere accompagnato dall’apposita autorizzazione rilasciata dall’Autorità marittima.
Così l’intero semirimorchio è stato fatto imbarcare successivamente su una nave da carico diretta in Sardegna idonea a questo particolare tipo di trasporto, mentre a carico del vettore e del proprietario del semirimorchio (una piattaforma logistica di spedizione) è stata comminata una sanzione amministrativa di oltre 4.000 euro.