Eseguire i controlli per la sicurezza degli pneumatici da soli o da operatori non iscritti al registro degli autoriparatori presso le Camere di Commercio, può costare caro: le multe variano da 51 a 258 euro; lo prescrive la legge n.122/1992 che disciplina l’esercizio dell’autoriparazione compresa la professione di gommista (così viene definito nella legge). Le norme prevedono eccezioni solo per gli “interventi di ordinaria e minuta manutenzione e riparazione”; a darne notizia è Federpneus in una nota che illustra alcune regole fondamentali per la sicurezza degli pneumatici. Come tutti sanno o dovrebbero sapere, prima di mettersi in strada è sempre bene assicurarsi che il mezzo sia in condizioni di piena efficienza e in particolare per le gomme, perché la loro corretta manutenzione è essenziale per la sicurezza, un minor consumo di carburante e di emissioni di CO2.
Il Codice della Strada è esplicito in materia di ruote e pneumatici e prescrive, infatti, che “sia le ruote che gli pneumatici siano in perfetto stato di efficienza, privi di lesioni che possano compromettere la sicurezza. Il battistrada – conferma il Codice – dovrà avere disegno a rilievo ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la sua circonferenza; la profondità degli intagli principali del battistrada dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli”. E se gli pneumatici consumati non consentono l’aderenza ottimale con la strada – continua la nota di Federpneus – quelli con errata o insufficiente pressione di gonfiaggio non permettono di effettuare la frenata in condizioni di piena sicurezza.