Il porto di Livorno si avvia a risolvere il suo principale problema, vale a dire i bassi fondali e quindi il ridotto pescaggio. È stato infatti firmato un accordo di programma che coinvolge Regione Toscana insieme a provincie di Livorno e Pisa, una serie di Comuni, oltre all’interporto Amerigo Vespucci, per realizzare una foce armata dello Scolmatore d’Arno, vale a dire quel Canale che porta detriti nel porto di Livorno e quindi finisce per determinarne l’insabbiamento.
Più precisamente con circa 51 milioni di euro di fondi pubblici lo Scolmatore verrà messo in sicurezza con lavori di scavo, con il rifacimento degli argini e la realizzazione della nuova foce armata. 600.000 euro saranno spesi per demolire la barra di foce, vale a dire quella montagna di detriti lasciati dall’Arno nel mare, progettare il nuovo ponte di Calambrone, sistemare le porte vinciane, le chiuse cioè che separano lo Scolmatore dal Canale dei Navicelli.
La cosa importante è che è stato fissato anche un preciso calendario per giungere in tempi rapidi alla realizzazione dell’opera. Innanzi tutto nel 2012 e 2013 saranno ultimate le procedure di autorizzazione e progettazione, nel 2014 si avvieranno i lavori che dovrebbero terminare con il collaudo finale a metà 2016.
I finanziamenti arriveranno soprattutto dalla Regione Toscana (35 milioni), dalle Provincie di Pisa e Livorno (3 milioni ciascuna), mentre un milione stanzieranno i Comuni coinvolti, 4 milioni l’Autorità portuale di Livorno e 500.000 euro l’Interporto Vespucci.
Partano i lavori sullo Scolmatore d’Arno: il porto di Livorno “salva” i fondali
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