L’associazione dei costruttori europei di autoveicoli ha diffuso i dati commerciali relativi al mese di marzo per quanto riguarda i veicoli commerciali, i pesanti e i bus. E ancora una volta le notizie non sono positive. Per quanto la cosa non stupisca, c’è sempre una certa amarezza nel riscontrare che l’andamento in sostanza non è buono in nessuna delle aree in cui si può sommariamente dividere il Vecchio Continente.
Complessivamente il mercato dei 27 Paesi dell’Unione europea a marzo ha fatto segnare una contrazione del 9,8% rispetto al marzo del 2012. Il totale dei veicoli immatricolati è stato di 166.402 unità, contro le 184.855 dell’anno passato. Il calo è poi ancora più sensibile se si considera il primo trimestre dell’anno: l’immatricolato è stato di 401.838 veicoli, mentre nello stesso periodo del 2012 si era arrivati a 451.639, il che significa una diminuzione dell’11,0%.
Per quanto riguarda il quadro geografico, la stragrande maggioranza dei Paesi fanno segnare un calo, mentre a crescere a marzo sono stati soltanto la Bulgaria, l’Estonia, il Portogallo e la Gran Bretagna. Il che significa che di Paesi con un mercato consistente, soltanto la Gran Bretagna sta andando bene (49.131 veicoli immatricolati a marzo, pari a un incremento del 7,7%), con una crescita del 6,6% nel trimestre. Quanto agli altri mercati in crescita i numeri molto più contenuti: 468 veicoli per la Bulgaria, 273 per l’Estonia, 1.459 per il Portogallo.
Da notare che sono in calo tutte le categorie, e soltanto i commerciali leggeri, fino a 3,5 ton di peso totale a terra, accusano un calo inferiore al 10%, le altre categorie hanno cali più marcati. La fascia di veicoli da 3,5 a 16 ton è diminuita del 20,4%; quella da 16 ton e oltre è diminuita del 18,3% e, infine, i bus hanno perso il 17,6%. Nel periodo del primo trimestre vede le quattro categorie calare, nell’ordine, rispettivamente del 9,9%, 17%. 16,7% e 7,4%. Insomma, la “primavera” si fa ancora attendere…