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Mercato trailer, il primo quadrimestre chiude a -19,7%

Secondo il Centro Studi e Statistiche di Unrae, in Italia prosegue il trend negativo nel settore ei rimorchi e semirimorchi. Mastagni: «se i rimorchi circolanti continueranno ad avere un’età media di 17 anni, i pericoli sulle strade italiane aumenteranno notevolmente»

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I primi quattro mesi dell’anno hanno confermato il trend al ribasso delle vendite nel nostro Paese di rimorchi e semirimorchi. Da gennaio ad aprile le immatricolazioni di nuovi mezzi rimorchiati sono state 4.417, mentre nello stesso periodo dello scorso anno furono 5.500 (-19,7%) chiudendo poi a fine anno in calo rispetto al 2022. «I primi quattro mesi dell’anno evidenziano purtroppo una tendenza molto negativa per il nostro settore e prevediamo che la situazione non migliorerà in tempi rapidi. Dopo un 2023 già in calo del 7,4%, è ormai facile attendersi anche un 2024 in diminuzione nei volumi di immatricolazione» così commenta i dati presentati dal Centro Studi e Statistiche di Unrae,  Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti dell’associazione. «Ribadiamo – aggiunge – con forza la necessità urgente di adottare da parte del Governo un piano straordinario di rinnovo del parco veicolare italiano, ormai vetusto, anche attraverso misure disincentivanti, affinché i mezzi più obsoleti possano essere sostituiti con rimorchi e semirimorchi di ultima generazione».

Una obsolescenza che fa male non solo all’ambiente ma soprattutto alla sicurezza su strada. Agganciare a nuove motrici e/o trattori stradali di ultima generazione, che spesso dispongono di dispositivi tecnologici superiori agli standard di sicurezza richiesti dalle normative europee, rimorchi e/o semirimorchi che non dialogano con il mezzo trainante perché tecnologicamente più vecchi è assolutamente inutile. Anzi, secondo Mastagni «se i rimorchi circolanti continueranno ad avere un’età media di 17 anni, i pericoli sulle strade italiane aumenteranno notevolmente». Il coordinatore del gruppo associativo crede «che un impulso alla ripresa del mercato possa arrivare anche dall’adozione di tecnologie innovative che consentano soluzioni di trasporto più efficienti, come i veicoli allungati di tipo Eurotrailer, che permettono agli autotrasportatori di effettuare meno viaggi a parità di merce trasportata». Una tipologia di veicoli già esistente e che «non presenta problemi per la rete viaria, non richiede alcun adeguamento di tipo infrastrutturale e può essere caricata sui vagoni ferroviari, risultando compatibile con il trasporto intermodale», conclude Mastagni.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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