Nel primo trimestre 2015, in Europa, gli investimenti in proprietà immobiliari terziarie, e in particolare logistiche, sono aumentate del 54% all’anno precedente, raggiungendo livelli sconosciuti ormai dal lontano 2007. Per arrivare a tanto sono stati necessari 64,3 miliardi di euro e di questi oltre il 30% proviene da paesi al di là dell’Europa. Pensate che nei primi tre mesi ci sono stati oltre 116 investitori extraeuropei che si sono convinti che della bontà di investire nel mattone logistico del vecchio continente. Questi dati provengono da un report di Real Capital Analytics e Tom Leahy, direttore Emea di Rca, ha notato – commentandoli – che «l’attenzione si volge sempre più ai Paesi periferici, come l’Italia e il Portogallo».
Ma anche Alex Grittini, responsabile dipartimento Industrial & Logistics di World Capital, facendo riferimento all’Italia, ha sottolineato come dal più piccolo operatore al più importante rappresentante della grande distribuzione, al più autorevole corriere, «in molti stanno valutando la possibilità di ampliare le proprie attività con la locazione/acquisizione di nuove strutture». L’interesse crescente all’immobiliare logistico punta verso immobili «efficienti e innovative, ubicati in contesti strategici, come per esempio la provincia di Piacenza».