Diciamoci la verità: Uirnet, la piattaforma logistica nazionale da anni in fase di realizzazione allo scopo di far recuperare all’Italia quel gap – quantificata in circa l’11% – che ci allontana dai migliori paesi europei e che pesa per 12 miliardi sul Pil nazionale, è stata spesso al centro di polemiche. L’ultima è stata sollevata circa un mese fa dallo schietto presidente di Confetra, Nereo Marcucci, pretendendo che la piattaforma garantisse pluralismo dell’offerta dei servizi, libertà di utilizzo da parte degli utenti e riservatezza dei dati commerciali.
Una polemica in parte ripresa dal neo presidente di Anita, Thomas Baumgartner, proprio in occasione dell’assemblea dell’associazione confindustriale. Dopo questo secondo affondo il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, presente all’incontro, ha deciso di fare chiarezza almeno su un punto, precisando che Uirnet è essenzialmente un servizio pubblico e proprio per questo funzionerà senza richiedere alle aziende che vi partecipano oneri finanziari. Insomma, sarà gratuito per chi viene censito in quanto a pagarlo – diciamo così – sono le efficienze che riuscirà a produrre e che avranno ricadute dirette sui conti pubblici.
E a questo punto, a maggior ragione, siamo tutti impazienti di vederlo all’opera.
Lupi: «Uirnet non costerà nulla alle aziende aderenti»
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