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Rhenus accelera il groupage in Europa

Da questa settimana il Gruppo tedesco ha ristrutturato il network europeo votato al traffico groupage accorciando i tempi di transito del 34% e quindi quelli di consegna. Così ha potuto incrementare la frequenza delle spedizioni, adesso cadenzata con ritiri e partenze giornaliere a prescindere dal luogo in cui si trovano le merci

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Si chiama Groupage Network 2.0 ed è il rinnovato servizio di trasporto merci offerto dal Gruppo Rhenus in tutta Europa e in grado di garantire ritiri e partenze giornaliere, «a prescindere dal luogo in cui si trovano». L’aspetto innovativo di tale riorganizzazione del groupage è proprio nell’ultima espressione, perché in realtà questo colosso da 8,6 miliardi di euro di fatturato, già ieri garantiva un efficiente groupage, ma soltanto in aree territoriale ad alto tasso di industrializzazione e soltanto affidandosi a partenze strettamente sincronizzate, mentre in altri contesti il servizio era gestito esclusivamente con cadenza bisettimanale. Detto altrimenti, era sottoposto a precise condizioni. Dalla seconda settimana del 2024 queste condizioni decadono e così, sfruttando una nuova struttura di trasporto transfrontaliero, Rhenus riuscirà a gestire traffici giornalieri da ogni regione d’Europa verso qualsiasi destinazione del continente, indipendentemente dal luogo dello stabilimento del cliente. 

Una ramificata struttura ad hub

Il segreto – per così dire – sta tutto nella realizzazione di una struttura a hub comprendente diversi Paesi, in grado di garantire la gestione quotidiana di importazioni ed esportazioni in modo quanto più possibile rapido. Più precisamente, rispetto al 2023, i tempi di transito per il traffico merci groupage si ridurranno di circa il 34%. A tale scopo le spedizioni seguono tre step:

  • nel primo transitano dal gateway del Paese, chiamato a fungere da principale punto di trasbordo regionale nelle nazioni interessate;
  • nel secondo le merci vengono trasferite all’hub situato in Europa centrale, in cui effettivamente avviene il consolidamento del carico in base alla destinazione;
  • nel terzo si provvede alla consegna finale in magazzino. 

Il ruolo del centro di trasbordo di Hilden

Rimane da chiarire un aspetto: qual è questo hub centro-europeo e come è stato individuato?

«Abbiamo scelto Hilden – precisa Carsten Hölzer, amministratore delegato di Rhenus Road Freight – nello Stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia, come centro strategicamente e geograficamente adatto a fungere da punto di trasbordo paneuropeo, dopo un’attenta analisi dal punto di vista baricentrico. Qui possiamo fornire brevi distanze, servizi principali efficienti, ritiri e consegne finali».

Più frequenza nelle consegne e minori tempi di attesa

In definitiva, ciò che si conquista tramite la nuova organizzazione, opportunamente testata in Germania per due mesi prima del lancio europeo, è una maggiore frequenza delle consegne e proprio questo consente di colmare le lacune presenti sul territorio e quindi di evitare ai clienti le lunghe attese dovute ai tempi di transito. Ma ovviamente per riuscire a imprimere una tale accelerazione è fondamentale la sottostruttura di Rhenus, che si basa su un network paneuropeo di trasporto stradale articolato in ben 150 sedi.

Gli spazi magazzino da integrare alla spedizione

Ma non è tutto. Perché questa soluzione giornaliera di trasporto può essere anche integrata con le opzioni di magazzinaggio locale e trasbordo offerte in tutti i Paesi europei e con una capacità di magazzino locali simili a quella di cui i clienti dispongono nei loro stabilimenti di riferimento. E proprio da tale integrazione scaturisce un’iniezione di flessibilità, che mette cioè il cliente di beneficiare di una scalabilità verso l’alto e verso il basso, a seconda delle sue esigenze.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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