Rendere sempre più sostenibile ed efficiente la rete logistica, attraverso azioni concrete a beneficio dell’ambiente, delle persone e dell’intero comparto. È l’impegno che Conad intende proseguire (e rafforzare) attraverso la sua strategia di sostenibilità «Sosteniamo il futuro», che riunisce una serie di iniziative orientate alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse, al miglioramento delle condizioni lavorative degli operatori del settore, all’ottimizzazione dei mezzi e dei viaggi, all’efficientamento dei tempi di trasporto e consegna.
Primo elemento chiave di questa strategia è il progetto Conad Logistics, lanciato nel 2020: un innovativo modello che si basa sul trasporto «franco fabbrica» (cioè che mette in connessione direttamente i fornitori ai magazzini della GDO). Considerato che i volumi trasportati da Conad sono aumentati nel 2021 (+98% rispetto al 2020), anche a fronte dell’inclusione di nuovi fornitori, in pratica è stato maggiormente ottimizzato l’impiego su base oraria degli autisti e mezzi.
Un progetto innovativo
Un altro elemento importante è stato l’efficientamento della flotta con mezzi più moderni, come veicoli di classe Euro 6 e mezzi a GNL, che hanno percorso circa il 3% di km in più rispetto all’anno precedente, registrando un impatto positivo sia in termini di emissioni di CO2eq che di particolato (PMx). Inoltre, un fondamentale contributo lo ha dato anche la centralizzazione e quindi ottimizzazione dei propri flussi distributivi, attraverso soluzioni intermodali con scelta di mezzi alternativi al trasporto su gomma soprattutto per le lunghe distanze.
«L’efficacia di questa innovativa gestione dei trasporti è dimostrata dal fatto che nel 2021 siamo riusciti ad aumentare del 9% le tonnellate di merci movimentate dal nostro sistema, incrementando invece del solo 3% le relative emissioni – afferma Andrea Mantelli, Direttore Supply Chain Conad -. Noi di Conad, tuttavia, pensiamo che la sostenibilità legata alla logistica non sia solamente ambientale, ma che necessariamente debba essere rivolta anche al benessere degli operatori che vi operano e ad una maggiore efficienza economica del comparto. Per questo sentiamo il dovere, come prima insegna italiana nella GDO, di individuare delle nuove aree di miglioramento e di intervento al fine di rendere ancora più sostenibile il nostro sistema di logistica».
Collaborare con la filiera
I fattori fin qui elencati contribuiscono all’impegno di Conad anche verso una collaborazione e confronto con tutti i player della filiera, con l’obiettivo di individuare soluzioni a lungo termine efficaci per tutto il comparto. «Guardando alla stretta attualità – si legge in una nota diffusa da Conad – uno dei problemi maggiori riscontrati nel settore riguarda la scarsità sul mercato europeo di autisti professionisti dell’autotrasporto, imputabile a diversi fattori tra cui lo scarso ricambio generazionale, la ripresa post Covid di altri settori come l’edilizia, la forte crescita dei costi di trasporto e le condizioni di lavoro degli autisti, non sempre ottimali».
Tra le soluzioni messe in campo per affrontare queste sfide, Conad propone:
- la riduzione del numero di viaggi attraverso l’aumento della capacità di carico degli automezzi e l’incremento del ricorso a servizi di trasporto intermodali per tratte di lunga percorrenza, riducendo il numero di viaggi e di emissioni;
- l’ottimizzazione dell’impiego del tempo e delle ore degli autisti con interventi concreti come la riduzione dei tempi di attesa presso i Ce.Di e l’inserimento di servizi rivolti all’autista all’interno dei Ce.Di stessi;
- la promozione di una sempre maggiore digitalizzazione del settore, a partire da attività ad oggi gestite manualmente (come pratiche di ordini e trasporto) fino alla promozione di un futuribile scenario di dialogo tra le piattaforme software dei diversi player.