La logistica europea è sotto pressione. Dopo il Covid e la Brexit, adesso è il blocco del canale di Suez che, a distanza di circa due mesi, sta creando forti difficoltà al settore. La borsa carichi Freightech Timocom ha infatti comunicato che, da diversi giorni consecutivi, oltre un milione di carichi attendono di essere urgentemente evasi e che la situazione si aggraverà ulteriormente nelle prossime settimane. Anche se il commercio internazionale è tornato a regime, l’effetto farfalla provocato dall’avaria della Ever Given nel Canale egiziano si sta ripercuotendo negativamente sul trasporto stradale. È ormai evidente una forte carenza di risorse – soprattutto nella navigazione interna e nel trasporto ferroviario – che contribuisce ad aumentare ulteriormente la pressione sul trasporto merci su gomma in Europa.
“Le code alle rampe di carico continuano a causare ritardi – spiega Gunnar Gburek, portavoce di Timocom – il che, per i trasportatori, si traduce spesso in un aumento di viaggi a vuoto prima del trasporto successivo. La carenza sproporzionata di veicoli si sta inoltre ripercuotendo sull’intero comparto industriale e commerciale a livello quasi capillare”.
“Era evidente che non sarebbe stato possibile rimuovere in modo tempestivo l’enorme quantità di merci bloccata che ora si sta riversando pesantemente sui porti europei – continua Gburek – A questo si aggiunge il fatto che il numero di veicoli disponibili per il cosiddetto post-trasporto marittimo era già limitato ben prima dell’incidente della Ever Given. Ora dobbiamo fare tutto il possibile per evitare viaggi a vuoto e fornire tutti i veicoli disponibili per far fronte all’elevato volume di merci. Del resto è proprio in questo casi che si rivela l’utilità delle borse carichi”.