La pandemia accelera lo sviluppo del trasporto intermodale. A fine gennaio il gruppo reggiano Logtainer (operatore intermodale privato che movimenta il maggior numero di container sulla rete commerciale nazionale) e la multinazionale Hupac (gestore di rete ferroviaria nel traffico commerciale europeo di stanza in Svizzera) hanno firmato un accordo di collaborazione che consentirà alle due società di integrare le proprie reti e puntare sui porti liguri e sul trasporto ferroviario.
L’obiettivo è quello di consentire agli hub di avere più collegamenti dai porti della Liguria verso la Svizzera e la Germania meridionale «usufruendo di collegamenti di carattere misto su ruote e su ferro – dice Guido Nicolini a.d. di Logtainer – attraverso servizi in grado di raggiungere direttamente l’Europa».
Se si pensa che ad oggi vi è un solo collegamento settimanale dal porto di Genova al porto di Basilea e che entro il 2022 si arriverà a collegamenti giornalieri è evidente come questo grande investimento porterà dei benefici non solo per i porti commerciali del Tirreno, ma anche – continua Nicolini – «notevoli vantaggi ambientali, con l’abbattimento delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica».
L’inizio del 2021 è stato positivo e le aspettative sono alte vista la capacità di Hupac di trasportare semirimorchi con altezza laterale di 4 metri «Ci aspettiamo una forte domanda in questo segmento – dice Stahlhut – con la nostra offerta di trasporto stiamo dando un contributo concreto alla politica di trasferimento della Svizzera e all’attuazione della strategia europea Green Deal».
