158 chilometri: è questa, secondo i dati Istat 2019, la distanza media percorsa dalle merci su gomma in Italia. Ovviamente si tratta di un valore medio che varia da regione a regione, passando dai 256 chilometri della Calabria ai 91 di Bolzano, fino ai 129 dell’Emilia-Romagna. Ma differente rilevanti, d’altra parte, emergono anche all’interno dell’Unione europea dove si passa dal valore massimo di 609 chilometri della Lituania al minimo di 84 chilometri dell’Austria.
Questa fotografia della situazione dell’autotrasporto italiano viene fornita da Cinzia Franchini, portavoce di Ruote Libere, allo scopo di registrare comunque un incremento delle lunghezze percorse mediamente oggi rispetto a quelle nella precedente rilevazione Istat del 2015.
Le lunghezze aumentano, ma non a tal punto da giustificare l’intermodale
L’aumentare della media dei chilometri percorsi dal trasporto merci su gomma conferma «l’unicità del trasporto su gomma. Infatti, lo spostamento della merce su tratte così brevi, con i relativi servizi correlati, può essere effettuato solo dalla gomma – ha affermato Cinzia Franchini – non è sostituibile, per la sua peculiarità, né dal trasporto ferroviario né tantomeno da quello marittimo». Tuttavia, proprio «a fronte di questa constatazione evaporano nella loro strumentalità le argomentazioni di chi continua a sostenere, evidentemente senza avere conoscenza dei dati, che altre modalità di trasporto debbano sostituirsi a quella su gomma – prosegue Franchini – chiudendo gli occhi davanti alla complementarietà delle diverse modalità nel concetto di una sana e produttiva intermodalità. Il trasporto su gomma non può certamente essere visto come una cenerentola rispetto a quello su nave o ferro che pure vanno incentivati anche attraverso il sostegno economico dello Stato».
Conclusione, questa, che conferma l’idea di una prospettiva intermodale che ha senso tendenzialmente su distanze medio lunghe, cioè oltre i 3-400 chilometri. Anche perché se la missione di trasporto da affrontare si consuma soltanto in in 158 chilometri, questa lunghezza non è sufficiente ad ammortizzare la rottura di carico che si determina quando passa dalla strada al ferro.
Un altro aspetto, non di minore importanza, riguarda i veicoli elettrici. Se in media la lunghezza percorsa nell’autotrasporto è di 158 chilometri, allora l’autonomia dei veicoli elettrici, seppure ci appare così ridotta, sarebbe invece sufficiente a coprire la percorrenza di molte delle missioni di un autotrasportatore in Italia. Insomma, esisterebbe una fetta molto estesa di trasporti che sarebbe elettrizzabile già da oggi.