Si prospetta un 2022 molto interessante per il Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro. Anche se il 2021 si è chiuso in linea con il 2020 (-1,4% in termini di Teu movimentati), l’esercizio appena iniziato si preannuncia infatti particolarmente vivace in termini di investimenti e di novità operative, oltre che di container in transito.
A riferirlo è Antonio Davide Testi, amministratore delegato della società terminalistica parte di Terminal Investment Ltd (Gruppo Msc), che in un’intervista rilasciata per il quotidiano on-line di trasporto marittimo Shipping Italy ha snocciolato i numeri del 2021 e parlato del 2022 come un anno di transizione in vista di una prossima accelerazione: «Nel bilancio dell’esercizio appena concluso – ha affermato – sono stati confermati i numeri dell’anno precedente con quasi 3,2 milioni di Teu imbarcati e sbarcati. Nel 2020 erano stati 3.193.364, mentre nel 2021 dovrebbero essere stati circa 3,15 milioni. È stato un anno in cui abbiamo continuato a portare avanti il piano d’investimenti complessivo da 200 milioni di euro, di cui circa 100 già avviati».
Testi ha annunciato poi l’arrivo, dalla cinese Zpmc, di «tre nuove gru di banchina ship-to-shore con altezza 54 metri sotto spreader in grado di lavorare anche sulle navi portacontainer di ultima generazione».
Dal 17 gennaio, poi, il porto inizierà concretamente a far muovere anche il ferro. Partiranno infatti 6 coppie di treni settimanali con Nola e con Bari. L’ambizione, secondo quanto affermato dai vertici di Msc, è quello di far diventare il porto di Gioia Tauro «il più grande terminal container in Italia e nel Mediterraneo».