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Il Covid frena al Brennero anche il traffico ferroviario

I controlli per l’ingresso in Germania dall’Austria, imposti da Berlino con l’obbligo del certificato di negatività alla Covid-19 anche per i conducenti di camion e di treni, stanno rallentando non solo il flusso dei mezzi pesanti, ma anche quello dei convogli ferroviari merci.

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Mancano i macchinisti, quindi mancano le locomotive che trainano i treni con conseguente riduzione della capacità del trasporto ferroviario delle merci dal Tirolo verso l’Italia.
Questa è la situazione denunciata dall’associazione confindustriale Anita il 19 febbraio scorso causata dalle misure di contenimento della pandemia adottate dalla Germania che si è tradotta non solo in una carenza di autisti di mezzi pesanti ma anche in una diminuzione dei macchinisti dei treni sulla tratta del Brennero. Come è noto, il Tirolo è stato classificato “ad altissimo rischio Covid” e la Germania ha imposto un test antigenico con esito negativo anche per gli equipaggi che entrano in Germania attraverso il Tirolo.
Le ripercussioni stanno riguardando molti treni, anche quelli aperti, che hanno registrato una riduzione della capacità di carico da 1.600 a 1.450 ton/treno e questo significa che per ogni treno la capacità di carico si riduce mediamente di 3 unità.
«Anche se finora riguarda solamente il traffico nord-sud, dobbiamo purtroppo registrare una ridotta capacità di trasporto combinato ferroviario di merce diretta in Italia, dalla Germania e dai Paesi del nord-Europa – commenta il presidente di Anita Thomas Baumgartner – E questa si somma ovviamente alle limitazioni al trasporto stradale sull’asse del Brennero, che non può quindi – in questo momento – nemmeno fare affidamento sul trasferimento modale delle merci».

Ecco che si fa sempre più necessario un intervento da parte della Commissione europea affinché vengano ripristinati i corridoi verdi per le merci e si rimuovano i controlli per i conducenti di mezzi pesanti e treni.
Le conseguenze di decisioni eterodeterminate stanno coinvolgendo non solo l’export delle merci italiane, ma così limitano anche l’approvvigionamento delle merci in entrata.

Vi riproponiamo l’intervista di #K44lavocedeltrasporto a chi questi disagi li ha vissuti in prima persona. Buon ascolto e buona strada a tutti!

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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