I coils zincati di lamiera viaggiano in treno dall’Arcelor Mittal di Taranto fino all’interporto di Padova. E lì si fermano perché mancano itinerari autorizzati per poterli trasportare a destino in quanto, da una parte, la tangenziale di Padova è impraticabile, giacché interessata da lavori di rifacimento dei ponti, e, dall’altra, bisogna necessariamente transitare sul ponte sul Bacchiglione a Roncaglia di Ponte San Nicolò, dove è però è vietato il transito a veicoli sopra un determinato tonnellaggio, come nel caso in questione. Grazie all’impegno della TEA (Trasportatori Eccezionali Associati) è stata però trovata una soluzione temporanea, che consiste nell’autorizzare, da parte di Anas, una deroga esclusiva per i veicoli della società Fanini – quella normalmente chiamata a effettuare le consegne sull’ultimo miglio dei coils, messa peraltro in difficoltà dalla situazione creatasi – a transitare, con camion caricati oltre le 44 ton, sul ponte sul Bacchiglione, seppure a a una velocità massima di 5 km/h e soltanto assistita da scorta tecnica. In questo modo si consente alle aziende meccaniche e siderurgiche della zona di riceve i coils di cui necessitano per portare avanti la produzione.
Il risultato ottenuto – condiviso oltre che da TEA e Anas, anche da Comune di Ponte San Nicolò e da Comune e Provincia di Padova – dichiara il Vicepresidente Vicario della Provincia di Padova e Segretario Nazionale di TEA, Marcello Bano – «segna l’inizio di un’importante ripresa per il commercio di Padova, finalmente siamo riusciti a dare di nuovo fiducia alle imprese e a tutto il settore legato al mondo del trasporto eccezionale». Concetto ribadito anche dal presidente di TEA, Luca Civolani, che sottolinea come, con l’accordo «l’Interporto e le acciaierie hanno un itinerario certificato che permette in sicurezza di movimentare la merce siderurgica ponendo fine ad una situazione paradossale e che causava danni a imprese e trasportatori».