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Assegnati a raggruppamento italo-belga i lavori di scavo e allargamento del porto di Ravenna

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Sarà il raggruppamento italo-belga, composto da Consorzio Stabile Grandi Lavori Scrl/Dredging International Zwijndrecht a effettuare le opere previste nel Progetto Ravenna Port Hub, che comprende anche l’escavo da 5 milioni di metri cubi di sedimenti per portare i fondali fino a 12,5 metri di profondità. La Commissione incaricata di valutare le due offerte pervenute l’ha preferito al Consorzio Stabile SIS Scpa dopo aver dato conto dei punteggi della parte tecnica e quindi aver proceduto, sabato 13 giugno, all’apertura delle buste (elettroniche) dell’offerta economica dei due concorrenti contenenti i ribassi su tempo e prezzo. Al consorzio vincente sono anche associati Fincosit S.r.l., R.C.M. Costruzioni S.r.l., Technital S.p.A., Sispi srl e F&M Ingegneria SPA.
L’offerta prevede un costo totale dell’opera di 198 milioni di Euro.
Nella prima fase, il cui valore complessivo ammonta a 235 milioni di Euro (al costo del progetto si aggiungono anche oneri accessori), consistono oltre all’escavo anche nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 metri in Penisola Trattaroli dove sorgerà, tra l’altro, il nuovo Terminal Container.
Il completamento del progetto permetterà anche di realizzare aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari, direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali ferroviari merci e al sistema autostradale, un esempio di raccordo multimodale praticamente nel panorama della portualità nazionale.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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