Del futuro dello scalo ferroviario di Alessandria, in passato uno dei più grandi e movimentati d’Italia e ora solo parzialmente utilizzato, e della sua possibile funzione di retroporto genovese se ne parla da decenni. Tanti sono stati i progetti e le idee avanzate nel corso degli anni, ben presto finiti nel dimenticatoio. Ora, però, sembra essere la volta buona.
È notizia di questi giorni la visita al terminal alessandrino del commissario straordinario Calogero Mauceri (già commissario per la ferrovia Genova-Tortona, più nota come «Terzo Valico») che ha guidato un sopralluogo alo scalo per l’avvio dell’attività di progettazione dell’area, che si estende su una superficie di oltre un milione di metri quadri, con 25 binari, oggi parzialmente utilizzata con un traffico di 7mila treni l’anno. Erano presenti al sopralluogo anche l’ing. Vincenzo Macello (Gruppo Fs Italiane), il Prefetto di Alessandria, Francesco Zito, e il presidente Regione Piemonte Alberto Cirio.
«Vedo lo scalo di Alessandria collegato con lo sviluppo del Terzo Valico, che ormai è in uno stato avanzato di realizzazione, e anche con tutto lo sviluppo ferroviario del Nodo di Genova e, quindi, con i Porti di Genova e Savona», ha dichiarato Mauceri, sottolineando come queste infrastrutture abbiano le potenzialità per «diventare, attraverso un collegamento con la ferrovia, il nodo di scambio principale tra porti e interporti e trovare in Alessandria una base di sviluppo molto importante».
Per Vincenzo Macello, si tratta di una «bella occasione per lo sviluppo dell’intermodalità in tutto il Nord-Ovest e che coinvolge anche gli interventi di ultimo miglio in Liguria come calata Bettolo, parco Fuori Muro e i nuovi binari a 750 metri a Voltri e poi gli interventi a Vado».
Il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio ha affermato: «Dopo anni di parole, si parte operativamente ad avviare la progettazione nell’area dello Scalo Smistamento di Alessandria. Servono tempi brevi, un cronoprogramma da far rispettare e avere un’area già predisposta è un valore aggiunto enorme».