Promuovere un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro per il personale impiegato nelle imprese della logistica, un settore particolarmente esposto e fortemente in espansione sul territorio bolognese (20 mila addetti e 4,3 miliardi di fatturato). Con questo obiettivo è stata firmata a Bologna la Carta metropolitana per la logistica etica, promossa da 30 soggetti tra enti pubblici, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria. Un impegno per mettere in campo azioni concrete sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, sulla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, sulle pari opportunità, sulla mobilità sicura e sostenibile. Ma anche per migliorare la qualità del lavoro e catena degli appalti, la formazione preventiva e continua, la coesione sociale e l’integrazione territoriale, l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale.
Tra le aziende firmatarie della Carta, anche 10 imprese di autotrasporto e logistica dell’Interporto di Bologna, che hanno sottoscritto il documento dimostrando l’intenzione di intraprendere un percorso di allineamento con i principi della Carta. Le 10 aziende sono: OneExpress Italia, Fercam, Alisped Logistics, SUSA, Schenker Italiana, Torello, Due Torri, GranTerre, Ecornaturasì e Camst Soc. Coop. (queste ultime due aziende non operano in modo diretto nel settore della logistica ma si servono in modo consistente di servizi di logistica).
La firma della Carta è avvenuta presso la Sala Rossa del Palazzo Malvezzi di Bologna, alla presenza del Sindaco Matteo Lepore, Sergio Lo Giudice – capo di gabinetto della Città Metropolitana, Marco Spinedi – Presidente di Interporto Bologna SpA, Alessandro Alberani – Direttore del progetto Logistica Etica.