Proseguono purtroppo i taroccamenti del cronotachigrafo per bypassare le norme sui tempi di guida e di riposo. Con esiti non solo illegali, ma spesso nefasti e controproducenti. L’ultimo episodio ha per protagonista negativo un autotrasportatore barese, 45enne di Rutigliano (Bari) che, come da lui stesso ammesso, guidava da oltre un giorno, senza nemmeno essersi fermato per mangiare o dormire. Durante un controllo documenti al suo autotreno, mentre si trovava seduto alla cabina di guida con la porta aperta, è svenuto dalla stanchezza ed è crollato a terra da un’altezza di circa due metri.
Il camion era stato fermato ad Asolo dagli agenti del servizio associato di polizia locale della Pedemontana, lungo la Schiavonesca Marosticana, dopo aver preso un carico di una ditta di Crespano del Grappa. Quando gli uomini in divisa gli hanno chiesto i documenti, si sono accorti che il cronotachigrafo indicava il camion fermo. Si tratta del solito software che, saldato all’interno del dispositivo, permette tramite un telecomando di alterare le rilevazioni dello strumento e simulare il periodo di riposo e pausa, nonostante il mezzo sia in movimento. Da un successivo accertamento in officina si è constatato che i sigilli del cronotachigrafo erano stati manomessi.
Per l’autotrasportatore, che è stato precauzionalmente ricoverato all’ospedale di Castelfranco Veneto, è scattata una sanzione da circa 4.500 euro, oltre al ritiro della patente, alla decurtazione di 20 punti e alla sospensione della licenza di trasporto.
Nel 2014 i controlli su mezzi pesanti da parte della polizia locale dell’Asolano e della Pedemontana sono stati 110, 23 dei quali sanzionati con una o più violazioni delle normative sull’autotrasporto. Le ispezioni stanno proseguendo anche nel 2015, con 32 mezzi pesanti verificati (16 esteri), 8 dei quali multati.
Guai in vista anche per la ditta di autotrasporti per la quale lavora.
Lo controllano e sviene. Guidava da 24 ore senza sosta
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