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L’IRES slitta al 10 dicembre, ma l’acconto aumenta dell’1,5%

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Il versamento della seconda o unica rata di acconto dell’IRES e quindi dell’IRAP, dovuta da società di capitali e dagli enti equiparati si può effettuare entro il 10 dicembre. Inoltre, sempre per le stesse società aumenta di 1,5 punti percentuali la misura dell’acconto IRES. Lo stabiliscono un decreto legge e un decreto del ministero dell’Economia, pubblicati rispettivamente sulla Gazzetta Ufficiale n.281 del 30 Novembre e su quella n. 282 del 2 Dicembre, che di fatto fanno sì che gli acconti IRES ed IRAP da versare a questo punto entro il 10 Dicembre, siano nella misura del 102,5%, frutto cioè della misura dell’acconto fissata dall’art.11, comma 20 del d.l 76/2013 per il periodo d’imposta 2013, pari al 101%, e dell’incremento appunto dell’1,5%.

Come in quasi tutte le normative fiscali, anche questa prevede una clausola di salvaguardia che chiama in causa le accise. Come al solito cioè se le entrate non raggiungessero i flussi previsti scatterebbero a partire dal 1 Gennaio 2015 e fino al 15 Febbraio 2016 degli incrementate le accise sui carburanti, in misura tale da determinare maggiori entrate nette non inferiori a 671, 1 milioni di euro per il 2015, e a 17,8 milioni di euro per il 2016.

La definizione dell’aumento delle accise per giungere a tali cifre viene rimessa a un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Dogane.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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