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Liguria: accordo storico fra sindacati e associazioni dei corrieri dell’ultimo miglio

L'accordo, siglato tra Fedit e Filt CGIL, Fit Cisl e Uiltrasporti, Integra il CCNL della Logistica e dei Trasporti e riconosce tutele a driver e rider a livello per ora regionale. Se funziona sarà esteso altrove

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Fino al 2023 per i driver e i rider tutele assicurate: orari di lavoro, retribuzioni, premi, verifica della malattia, nuove assunzioni, cali improvvisi di lavoro e periodi di picco quale quello natalizio sono solo alcune delle tutele riconosciute a tutti coloro che lavorano a bordo di furgoni dedicati all’ultimo miglio in virtù del primo accordo regionale destinare a fare da battistrada in tutta la penisola. Per adesso, infatti, l’accordo, ottenuto dopo sette mesi di trattative, ha un perimetro ristretto alla Liguria. È stato sottoscritto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti insieme con l’associazione dei corrieri Fedit e ha valore per le società BRT, SDA e GLS.  L’accordo regola in dettaglio i profili più critici – quelli maggiormente sentiti come urgenti in termini di tutele dai lavoratori dell’ultimo miglio – sulla base del contratto nazionale Logistica, Trasporto Merce e Spedizione, integrandone alcuni contenuti.

Analizzando velocemente l’accordo emerge una tutela diretta nei confronti dei lavoratori dell’ultimo miglio, ma anche oneri in capo alla Committenza, quale quello, per esempio, di fornire un preavviso di quindici giorni ai sindacati in caso di cambio di fornitore.

È da sottolineare che l’accordo copre anche i contratti di subappalto dell’autotrasporto, rispetto ai quali si fissa il principio che, a parità di condizioni contrattuali, si darà priorità ai lavoratori attivi da almeno sei mesi. Inoltre, è prevista una indennità di trasferta commisurata alla tipologia di veicolo utilizzato (minivan, furgoni patente B e camion patente C).

Anche i ciclo-fattorini (rider) saranno inquadrati nel contratto nazionale e sarà loro riconosciuto un buono pasto di 8 euro.

In definitiva il dialogo diretto fra Committenza e Sindacato consente in questo di muovere un grande passo in avanti nel riconoscere valore ed equità a una categoria che, in questi mesi di emergenza sanitaria, ha consentito la distribuzione door to door di beni di prima necessità, resasi necessaria con le restrizioni imposte dalle misure di contenimento del contagio. «Se consideriamo che per ogni corriere in giro per le città – affermano i sindacati – ci sono state e ci sono ancora circa 70/80 persone in meno fuori casa, possiamo comprendere come il driver sia sempre più una figura centrale nella filiera della logistica». Un motivo in più per valorizzarne la funzione.

Accordo sui driver: ne parliamo su K44 Risponde il 9 Febbraio!
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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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