La Commissione europea ha deferito tre Stati membri – Austria, Finlandia e Polonia –alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per non aver applicato ai lavoratori autonomi – quelli che in Italia vengono chiamati normalmente «padroncini» – le regole europee sull’orario di guida e di lavoro che valgono per tutti i conducenti di mezzi pesanti.
La direttiva in questione è la 2002/15/CE, che prevede una durata media massima dell’orario di lavoro settimanale di 48 ore per 4 mesi, ma comunque mai superiore alle 60 ore settimanali, mentre il tempo di guida incluso in quello di lavoro può raggiungere al massimo le 56 ore per una settimana e le 90 nell’arco di due settimane. Nel 2009, in realtà, la Commissione aveva proposto di modificare la direttiva, escludendo i trasportatori autonomi dall’applicazione degli orari validi per gli autisti, ma il Parlamento aveva rifiutato.
A quel punto la Commissione ha iniziato a fare indagini rispetto alle iniziative legislative adottate dagli Stati per rendere applicabile la direttiva ai padroncini. Ma riscontrato che in Austria, Finlandia e Polonia non esistevano atti di recepimento, tra il settembre e l’ottobre 2011 è scattata la costituzione in mora, a cui nell’aprile 2012 hanno fatto seguito i pareri motivati. Ma siccome tutto ciò non è valso a nulla, a questo punto la Commissione ha preso la decisione di andare avanti con la procedura di infrazione e di sottoporre i tre paesi alla Corte di giustizia europea.