La Uetr (Union européenne des transporteurs routier) ha presentato un suo Manifesto sul trasporto stradale in cinque punti, diretto ai parlamentari, commissari e funzionari di recente nomina dell’Unione europea e ai rappresentanti degli Stati membri.
«Il manifesto – scrive l’Unione – rappresenta una visione per il futuro del trasporto stradale europeo che bilancia la vitalità economica con la sostenibilità ambientale e sociale, la sicurezza e la conformità normativa». L’associazione chiede di lavorare in maniera collaborativa su obiettivi condivisi «per dare priorità al sostegno della transizione verde per le PMI (piccole e medie imprese) del trasporto su gomma, migliorare il rispetto della legislazione sociale dell’UE e garantire che tutti i cittadini europei possano beneficiare di un settore dell’autotrasporto equo, sicuro, affidabile ed efficiente».
Ma vediamo le proposte di Uetr.
1. Far crescere le attività delle PMI
Al primo punto l’Uetr mette la centralità delle PMI, che vanno fatte «crescere nelle loro attività, con prezzi adeguati e concorrenza leale per un ecosistema dei trasporti sano e sostenibile».
«Il mercato del trasporto merci su strada – spiega l’Unione – è un mercato in cui sono attive prevalentemente le micro, piccole e medie imprese e a queste va garantito un contesto imprenditoriale equilibrato… perché, nonostante siano caratterizzate da strutture organizzative agili e affiatate e servizi personalizzati, generalmente non dispongono di risorse, reti ed economie di scala estese».
Oggi si registra uno squilibrio tra la copertura dei costi operativi e il mantenimento della redditività, per cui agli autotrasportatori vanno garantiti prezzi equi e margini di profitto ragionevoli. «Il valore aggiunto dell’UE – sottolinea il documento – risiede nel denunciare pratiche tariffarie predatorie che minano la sostenibilità del settore o compromettono la qualità del servizio. Politiche di prezzo trasparenti sono fondamentali per creare fiducia e garantire l’equità».
Le proposte
- Una legislazione efficace e pienamente applicata sui ritardi di pagamento.
- Un osservatorio del mercato del trasporto di merci su strada dell’UE per monitorare e condividere il livello dei prezzi dei trasporti in tutti gli Stati membri. Gli operatori della catena di fornitura/trasporto dovranno tenere conto di costi del carburante, spese di manutenzione, salari degli autisti, assicurazione, conformità normativa ed esigenze di investimento in tecnologie e veicoli verdi.
2. Dare priorità alla forza lavoro
È poi fondamentale garantire condizioni di lavoro giuste e favorevoli, «affrontando questioni come l’affaticamento del conducente, la formazione e la disponibilità di aree di riposo adeguate. L’implementazione di regolamenti e standard che salvaguardano la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori dei trasporti è essenziale per promuovere un ambiente favorevole e proattivo. A queste esigenze si aggiunge la principale sfida del settore, ovvero la carenza di autisti».
Le proposte
- Ampia comunicazione a livello comunitario dell’importanza della professione.
- Istituzione di una Giornata europea dell’autista.
- Aumentare gli strumenti finanziari dell’UE come il CEF (Connecting Europe Facility),che supportale politiche europee sulle infrastrutture di trasporto, in modo da fornire risorse per aree di parcheggio sicure e protette e i corridoi TEN T.
- Divieto agli autisti di prendere parte alle operazioni di carico e scarico, salvo limitate eccezioni.
- Rafforzare il ruolo dell’Autorità europea del lavoro (ELA) per facilitare l’accesso dei conducenti e dei datori di lavoro alle informazioni necessarie per il rispetto della legislazione sociale e avviare ispezioni concertate e congiunte.
- Fornire ai lavoratori istruzione e formazione professionale (IFP) e opportunità di miglioramento delle competenze, in modo da soddisfare le richieste del settore in evoluzione su logistica, tecnologie digitali, norme di sicurezza e pratiche di sostenibilità ambientale.
- Promuovere la tecnologia e l’innovazione per migliorare l’efficienza e la produttività nel settore (software di ottimizzazione dei percorsi, sistemi telematici e piattaforme logistiche intelligenti).
- Promuovere la collaborazione e il dialogo tra le parti interessate, comprese associazioni di settore, agenzie governative, datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori.
3. Promuovere la transizione verde
«Con la transizione green – dice ancora il manifesto – le nostre flotte saranno meno competitive rispetto a quelle delle aziende più grandi. Una transizione verde di successo implica perciò la fornitura di incentivi finanziari e programmi di rottamazione, detrazioni e agevolazioni fiscali e sussidi per investimenti in tecnologie e infrastrutture verdi, nonché lo sviluppo di quadri normativi che incoraggino e consentano pratiche sostenibili».
Le proposte
- Accesso ai prodotti energetici a prezzi accessibili e prevedibili.
- Aumento del bilancio e procedure semplificate del CEF.
- Completamento dell’infrastruttura per i combustibili alternativi.
- Legislazione sulla riduzione delle emissioni di CO2 per consentire la neutralità tecnologica e il mix energetico per la decarbonizzazione.
4. Rendere l’ecosistema dei trasporti efficace, sicuro ed equilibrato
Altro passaggio fondamentale del documento quello della creazione di un ecosistema dei trasporti efficace, sicuro ed equilibrato, attraverso un approccio olistico che «promuovi la sostenibilità e la resilienza e affronti la sicurezza informatica, le minacce transfrontaliere, la privacy dei dati, le infrastrutture e la sicurezza della catena di approvvigionamento».
La proposte
- Generalizzare il limite di peso a 44 ton per tutti i camion, compresi quelli diesel, all’interno dei confini dell’UE.
- Adottare una legislazione equilibrata sul trasporto combinato, senza misure volte a sostenere una modalità a scapito di un’altra quando indebitamente giustificata.
- Salvaguardare la sicurezza dei trasporti terrestri attraverso il sostegno finanziario dell’UE; collaborazione tra gli Stati membri, le parti interessate del settore, le forze dell’ordine, gli esperti; programmi di formazione, workshop e iniziative per autotrasportatori e conducenti quando necessario; una pianificazione della resilienza e una risposta alle emergenze con misure armonizzate e obbligatorie che devono essere messe in atto da tutti gli Stati membri.
5. Garantire piena legalità e compliance nel mercato dell’autotrasporto
«Il Pacchetto Mobilità dell’UE – conclude il manifesto – stabilisce norme comuni che disciplinano il cabotaggio, il distacco dei lavoratori e le operazioni di trasporto su strada, volendo prevenire la concorrenza sleale, migliorando le condizioni di lavoro e rafforzando gli standard sociali nel settore dei trasporti. Il pacchetto non può essere messo in discussione e deve essere pienamente applicato e implementato».
Le proposte
- Attuare le raccomandazioni derivanti dal dialogo con le parti interessate come il progetto Sodial, che ha l’obiettivo di analizzare l’applicazione del Pacchetto Mobilità.
- Implementare gli orientamenti sviluppati e i materiali formativi per un’applicazione armonizzata delle norme sui trasporti dell’UE.