Non bastava il Brennero, i divieti imposti dall’Austria ai nostri camion e i lavori programmati sul ponte Lueg fino a fine 2025. Adesso ci si mette anche la società di gestione del tunnel del monte Bianco, che ipotizza di chiudere il transito per tre mesi all’anno per 18 anni. Tutte situazioni altamente complicate che, secondo il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, «rischiano di mettere in croce l’economia italiana, che viaggia in gran parte attraverso il trasporto su gomma. In questo modo, come si può pensare che il nostro Pil torni a salire? Come si può sperare che il nostro Paese possa essere competitivo all’interno dell’Europa?».
Da qui il messaggio inviato al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, al quale Uggè prospetta una situazione «grave non solo per le imprese che operano nel settore dell’autotrasporto, ma per tutta l’economia italiana». Ecco perché – scrive il presidente di Conftrasporto – il tema va affrontato rapidissimamente a livello comunitario perché, con i valichi al ‘ralenti’, le imprese non saranno in grado di programmare la consegna delle merci».
Transito ai valichi alpini dimezzato: Uggè scrive a Salvini
Il Brennero che garantisce untransito con il contagocce, il Tirolo che impone divieti di circolazione ai camion e adesso pianifica fino a fine 2025 lavori di risanamento del ponte Lueg. E come se non bastasse si prospetta anche una chiusura al traffico del monte Bianco per tre mesi all’anno per 18 anni. Quanto basta per indurre il presidente di Conftrasporto-Confcommercio a scrivere al ministro affinché affronti «rapidissimamente» la questione a livello comunitario. Perché se non si valicano le Alpi... l'Italia non cresce
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