La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, l’ha ribadito anche venerdì 30 novembre quando, intervenendo in video a una riunione dei dirigenti della Confartigianato Trasporti, ha annunciato di aver dato disposizioni al direttore generale dei trasporti terrestri, Vincenzo Cinelli, di pubblicare i costi minimi di riferimento, espressione sintetica per qualificare i «valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio di un’impresa di autotrasporto», che il settore attende da tempo. Da quanto tempo? Per la precisione dalla legge Finanziaria del 2015, quando comparvero per la prima volta, un po’ come ripiego dopo la cancellazione dei costi minimi della sicurezza, poco graditi alla Corte di Giustizia europea.
Fatto sta che il tempo passa, il ministero frena, magari anche subendo pressioni in tal senso da più parti. Poi, nel gennaio di quest’anno, finalmente viene predisposto uno schema di riferimento per il calcolo dei costi e inviato all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato. Intorno a metà aprile, in pieno lockdownd, l’Autorità risponde con un parere favorevole, seppure specifica che i costi di riferimento debbono avere una forcella minima e massima e soprattutto devono essere calcolati da un ente terzo. Ragion per cui il ministero affida questo compito a una società specializzata (Ernest&Young) che, senza non poche difficoltà, arriva all’obiettivo intorno all’estate.
Eppure, malgrado tutto sia pronto, i costi ancora non arrivano, fino all’annuncio di tre giorni fa della ministra. Sarà la volta buona? Veramente la pubblicazione è ormai questione di minuti? Nell’attesa, con un qualche ottimismo, abbiamo deciso di comprendere cosa contengono questi costi, perché sono così importanti per l’autotrasporto e soprattutto quale valore avranno sul mercato.
Ad aiutarci in questa disamina sono Amedeo Genedani, presidente di Unatras e di Confartigianato Trasporti, e Roberto Grechi, presidente della CAFA di Ferrara e vicepresidente del Gruppo Federtrasporti.
Buona visione!
I video presenti nel programma sono stati registrati prima dell’emergenza Covid-19