A quanto ammontano le accise per il gasolio professionale utilizzato dagli autotrasportatori? Domanda lecita, ma la risposta è complessa. Per chi non ama leggere gli articoli fino in fondo, diciamo subito che, in maniera logica, da dicembre dovrebbe essere ripristinato il rimborso delle accise, mentre per l’intero mese novembre continua a valere lo sconto alla pompa.
Se poi volete capire il perché bisogna andare avanti nella lettura.
Il primo dato normativo da cui partire è il decreto Aiuti Ter in cui si dispone che fino al 18 novembre viene prorogato per tutti il taglio delle accise che diventano:
• benzina: 478,40 euro per mille litri;
• gasolio: 367,40 euro per mille litri;
• GPL: 182,61 per mille chilogrammi;
• gas naturale per autotrazione: zero euro per metro cubo.
In pratica, almeno per quanto riguarda il gasolio, si tratta di una riduzione di 25 centesimi più Iva, che alla pompa diventa di circa 30,5 centesimi che, come detto, vale per tutti. Per la semplice ragione che il rimborso delle accise previsto dall’art. 24-ter del TUA rispetto ai veicoli euro V ed euro VI sopra le 7,5 ton (pari a 403,22 per mille litri) non si applica in quanto meno favorevole. Ne consegue che per tale periodo non sarà riconosciuto il credito d’imposta per il rimborso delle accise di 214,18 euro per mille litri, essendo stato assorbito dal taglio generale delle accise.
Poi però è arrivato anche il decreto Aiuti Quater che, almeno per il gasolio professionale e quindi per l’autotrasporto, ha prorogato questa misura fino al 31 dicembre 2022.
Ieri sera poi – ma sarebbe meglio dire, ieri notte – c’è stato il Consiglio dei ministri che doveva partorire la manovra. Qui non ci interessa tanto questa legge di Bilancio, ma la disposizione contenuta in un decreto legge che «rimodula le aliquote accisa agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell’applicazione dell’aliquota di accisa sul cosiddetto “gasolio commerciale”».
Cosa vuol dire? Vuol dire che, come si spiega in un comunicato governativo, le accise sulla benzina passeranno a 578,40 euro fino al 31 dicembre 2022, mentre quelle su oli da gas o gasolio usato come carburante, passeranno, sempre fino a fine anno, a 467,40 euro per mille litri. Si passa quindi dall’attuale taglio di 25 centesimi che, comprensivo di Iva, equivaleva a uno sconto al distributore di 30,5 centesimi, a un taglio di 15 centesimi, che con l’Iva si tradurrà a dicembre in 18,3 centesimi in meno.
A questo punto, però, quel ragionamento per cui anche per i veicoli euro V ed euro VI non si applica il “vecchio” rimborso delle accise in quanto meno favorevole non si applica più. E quindi anche la riduzione dell’accisa che, secondo il decreto Aiuti Quater, doveva valere fino a fino anno, a questo punto si ferma prima, per la precisione a fine novembre. Cosa accade oltre non lo dice, ma è ovvio che se viene meno questa misura – giustificata come urgente perché i fondi teoricamente risparmiati vengono dirottati come sostegni alle popolazioni marchigiane colpite dalle alluvioni – ritorna in essere quella del rimborso delle accise così come l’abbiamo sempre conosciuto. E che peraltro ristabilisce anche una sorta di giustizia ambientale, perché concede un gasolio più leggero a chi dispone di veicoli meno inquinanti, vale a dire euro V ed Euro VI.
Per la conferma definitiva del provvedimento e anche per la quantificazione del rimborso accise a partire da dicembre si attende la pubblicazione dell’apposito decreto-legge in Gazzetta Ufficiale.