Le patenti per guidare un camion, vale a dire la C e la CE, possono essere conseguite a 18 anni. È questa l’importante decisione assunta oggi dal Trilogo europeo, vale a dire un negoziato tra più istituzioni con rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione.
Ma non è tutto. Perché, come informa la FAI, l’accordo riguarda la revisione della direttiva sulla patente di guida e quindi contempla importanti riforme anche su altri piani. Andiamo a scoprirle.
Patente a 18 anni con formazione completa
Innanzi tutto il limite dei 18 anni al posto di quello attuale dei 21, come età minima per guidare camion a livello nazionale e internazionale, si applica ai conducenti con formazione completa, che copra tutte le ore richieste per il corso con cui conseguire la CQC.
Programmi di accompagnamento già a 17 anni
Già prima di questa età, però, gli Stati membri possono prendere la decisione di consentire dei programmi di guida accompagnati per le categorie di patente C, C1 e C1E per chi ha compiuto 17 anni. In questo modo diventerà possibile iniziare a prendere confidenza con il veicolo, sotto la guida di un conducente esperto, già prima di aver raggiunto la maggiore età.
La patente CE senza passare dalla C1 e dalla C
Inoltre, per conseguire la patente CE non sarà più necessario ottenere prima la C1 e la C, ma si potrà puntare direttamente alla patente superiore, in modo tale da contenere i tempi e anche i costi dell’intera procedura.
Inoltre diventerà possibile conseguire la patente in uno Stato diverso da quello di residenza, così da semplificare la procedura.
Validità prolungata
Diventa più lunga anche la validità della patente che passa da 10 a 15 anni per la maggior parte dei titoli di guida. Resta l’eccezione per chi fa ricorso alla patente come documento d’identità, perché in tal caso rimane il limite dei 10 anni.
La versione digitale
Altra opportunità è quella offerta dalla versione digitale della patente, in quanto si potrà registrare nell’European Digital Identity Wallet ed essere accettata nell’intera Unione Europea, andando a integrare (non a sostituire) la versione fisica. L’obiettivo della direttiva per arrivare a questa conquista è il 2030.
Ricordiamo che formalmente quello raggiunto in Trigono è un accordo politico. Per renderlo definitivo è necessario che sia approvato dai rappresentanti degli Stati membri all’interno del Consiglio (Coreper) e dal Parlamento europeo. E a quel punto adottato in modo formale. L’ esistenza di un accordo però indurrebbe a ritenere che questo iter possa non incontrare intoppi.