L’Inps ha fornito, con apposita circolare, alcuni chiarimenti per fruire degli sgravi contributivi in caso di assunzioni di personale femminile, come previsto dalla Legge di Bilancio 2021.
Requisito essenziale è che l’assunzione contribuisca all’incremento occupazionale netto dell’impresa, calcolato sulla differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato ogni mese e il quello dei mediamente occupati nei 12 mesi precedenti. In merito alla operatività, l’Istituto dovrà attendere l’autorizzazione da parte della Commissione europea.
L’Inps precisa inoltre le categorie di donne considerate “svantaggiate”:
- donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi
donne di qualsiasi età disoccupate da almeno 6 mesi e residenti in zone svantaggiate
donne disoccupate da almeno 24 mesi ovunque residenti, nonché donne impiegate in settori economici caratterizzati da accentuata disparità occupazionale uomo/donna e disoccupate da almeno 6 mesi.
L’incentivo spetta in caso di assunzioni effettuate nel biennio 2021-2022:
- a tempo determinato
a tempo indeterminato
trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato
L’incentivo è riconosciuto anche in caso di part-time e per i rapporti di lavoro subordinato instaurati nell’ambito di una cooperativa di lavoro.
Lo sgravio è:
- pari al 100% dei contributi previdenziali (con esclusione dei premi e contributi Inail)
per una durata di 12 mesi in caso di assunzioni a tempo determinato (elevabili a 18 in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato)
nel limite massimo di 6.000 euro annui.