L’associazione di categoria degli ispettori di revisione dei veicoli industriali si ribella alla scelta – contenuta nel DL n.202/2024 Milleproroghe, in conversione in legge al Senato – di continuare ad impiegare pensionati ultrasettantenni nella revisione dei mezzi pesanti.
In una mail inviata ai componenti della Prima Commissione Permanente del Senato, seguita poi da decine di lettere di protesta, gli ispettori stigmatizzano la scelta di introdurre nel decreto legge alcuni emendamenti che permettono di prorogare la possibilità di impiego nelle procedure di revisione dei veicoli industriali di ex funzionari in pensione della Motorizzazione Civile. Un’alternativa che era stata introdotta per fronteggiare l’emergenza Covid e l’assenza di professionisti esterni abilitati
«Ma oggi il Covid-19 è soltanto un lontano ricordo – contesta l’associazione – e sono a disposizione migliaia di giovani professionisti esterni abilitati dal Ministero. In questo contesto continuare ad impiegare personale ‘in quiescenza’ è fuori da ogni logica di buon senso».
Gli ispettori rimarcano che nel corso del 2024 tanti giovani lavoratori autonomi hanno fatto affidamento sull’esercizio dell’attività, «per la quale hanno investito soldi ed anni di vita. Ed invece sono rimasti a casa proprio per effetto dell’impiego di pensionati».
«Perché dovrebbero lavorare ultrasettantenni ormai a riposo – si chiede ancora il sindacato – in luogo di giovani ispettori esterni, già abilitati dallo stesso Ministero, che hanno seguito un articolato e costoso percorso formativo ed hanno fatto legittimo affidamento sull’esercizio dell’attività, tralasciando altre opportunità lavorative, aprendo una partita IVA e stipulando polizze assicurative obbligatorie?».
“Inoltre come si può ipotizzare di garantire l’efficienza della sicurezza stradale – aggiunge l’associazione – da parte di personale sicuramente esperto, ma con un’età notevolmente avanzata che può comportare sviste, distrazioni di abitudine o stanchezza fisica? Le operazioni revisorie si svolgono spesso superando i 150 km e, a seconda della stagione. si è esposti al freddo e sotto la pioggia o sotto il sole, perlopiù in piedi. I revisori si trovano poi in un ambiente (autofficine industriali nello specifico) in cui le attenzioni sulla sicurezza personale devono essere più che elevate, con attività fino a 12 ore e con un numero elevato di veicoli da controllare. Infine va considerato l’avanzamento normativo e tecnologico in materia sia dei mezzi che delle varie apparecchiature, su cui è necessario aggiornarsi”.
L’auspicio è dunque che le proposte emendative riferite all’A.S. 1337 (7.14, 7.15, 7.82, 7.83 e 7.81 primo periodo) tese a prorogare la possibilità di impiego degli ex funzionari della Motorizzazione non ricevano il placet della Commissione.
La comunicazione degli ispettori si conclude con l’augurio di poter svolgere il proprio lavoro «così come fanno i nostri colleghi di tutta Europa», lasciando che gli ex dipendenti della Motorizzazione Civile «possano finalmente godersi la tanto meritata pensione e le nuove leve li possano rimpiazzare».