Lunedì 5 giugno 2023 si avvierà la procedura di riduzione compensata dei pedaggi autostradali per i transiti effettuati dalle aziende di autotrasporto nell’anno 2022. Da quest’anno i veicoli ammessi al rimborso sono gli Euro V, Euro VI o superiore con alimentazione alternativa o elettrica (da quest’anno sono esclusi i veicoli Euro IV) immatricolati in Italia o in Paesi comunitari, muniti di licenza comunitaria.
Come accaduto anche lo scorso anno, la procedura di presentazione delle richieste di rimborso è in due fasi:
Fase 1 | dalle ore 9.00 del 5 giugno alle ore 14.00 dell’11 giugno 2023
Prenotazione della domanda di rimborso dei pedaggi autostradali, esclusivamente per via telematica attraverso l’applicativo disponibile sul sito dell’Albo degli autotrasportatori (Servizi- Gestione Pedaggi).
Fase 2 | dalle ore 9.00 del 26 giugno alle ore 14.00 del 21 luglio 2023
Inserimento dei dati, firma digitale e invio della domanda.
La delibera dell’Albo che detta le disposizioni (del 6 maggio scorso, in GU n. 112 del 15 maggio 2023) precisa che Stabilisce che la riduzione dei pedaggi è commisurata al valore del fatturato annuale relativo ai costi sostenuti per i pedaggi – purché pari almeno a 200 mila euro – e non può essere superiore al 13% del valore del fatturato annuo.
Per le imprese che hanno realizzato almeno il 10% del fatturato in pedaggi nelle ore notturne (con ingresso in autostrada tra le ore 22,00-02,00, con uscita prima delle ore 06,00, la riduzione compensata è incrementata del 10%, fermo restando comunque il limite percentuale massimo di riduzione del 13%. Per i pedaggi del 2022 il governo ha stanziato 140 milioni di euro. I pagamenti verranno effettuati tra fine settembre-ottobre 2023.
La riduzione compensata può essere richiesta dalle imprese, cooperative a proprietà divisa, consorzi, società consortili e raggruppamenti per i costi sostenuti per i pedaggi autostradali in relazione ai transiti effettuati nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2022, con veicoli posseduti a titolo di proprietà o in disponibilità e utilizzati per servizi di autotrasporto di cose.
Qualora all’interno di consorzi, cooperative o raggruppamenti siano presenti imprese che effettuano anche trasporti in conto proprio, il fatturato prodotto da queste ultime non partecipa al raggiungimento degli scaglioni di fatturato, ma ognuna di queste imprese, per aver diritto al rimborso, deve aver sostenuto costi per pedaggio autostradali di almeno 200 mila euro.
Per i transiti effettuati nel 2022 il beneficio è riconosciuto a tutti i veicoli Euro V, Euro VI o superiori che rientrano, quanto a sistema di classificazione per il calcolo del pedaggio, nelle classi B, 3, 4 o 5 se basato sul numero degli assi e della sagoma dei veicoli stessi oppure nelle classi 2, 3 o 4, se volumetrico, secondo gli scaglioni di fatturato e le percentuali teoriche indicate nella tabella:
Per i rimborsi sui pedaggi del 2023 il MIT anticipa che il ministro Salvini ha approvato lo stanziamento di 148 milioni di euro a cui potranno essere aggiunte eventuali somme residuali degli investimenti su altre misure per la categoria.