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Noli marittimi, l’allarme di Unatras: «Governo intervenga contro gli aumenti»

Le tariffe per il traghettamento dei veicoli, già aumentate del 70% da gennaio 2019 a gennaio 2024, hanno subito un nuovo incremento che ora supera i 120 euro per mezzo. A renderlo noto è l'Unione delle associazioni dell’autotrasporto italiane, che chiama in causa il Governo affinché vengano introdotte modifiche normative che consentano agli autotrasportatori di recuperare automaticamente in fattura questo surplus di costi, come già dovrebbe accadere per il gasolio

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A partire dal 1° luglio 2024 le compagnie di navigazione hanno annunciato un nuovo aumento delle tariffe per il traghettamento dei veicoli, che ora superano i 120 euro per mezzo. Questo incremento si aggiunge alla lunga serie di aumenti che si sono registrati nel periodo 2019-2024 (+70%) e che stanno già mettendo a dura prova le imprese di trasporto che operano da e per le principali isole del Paese, Sicilia in primis.

È quanto rende noto Unatras, l’Unione delle associazioni nazionali dell’autotrasporto italiane, che in un comunicato ha chiesto al Governo di intervenire urgentemente contro gli aumenti, anche per evitare eventuali speculazioni. «Nell’immediato – si legge nella nota – occorre che le imprese di autotrasporto riescano a sopravvivere. Occorre introdurre modifiche normative che consentano agli autotrasportatori di recuperare automaticamente in fattura questo surplus di costi, come già dovrebbe accadere per il gasolio».

Al tema dell’intermodalità marittima e delle difficoltà delle imprese di autotrasporto siciliano abbiamo di recente pubblicato una puntata della nostra serie di documentari «Cargografie», che potete guardare qui di seguito.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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