Ha suscitato molto clamore la notizia del provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali, che aveva inflitto una sanzione di 50 mila euro a una società di autotrasporto per violazioni in materia di privacy sul posto di lavoro. In particolare, l’azienda era stata accusata e condannata perché, secondo l’organo di controllo, monitorava in modo illecito una cinquantina di dipendenti tramite i sistemi di geolocalizzazione installati sui veicoli aziendali.
Sulla questione è intervenuto Claudio Carrano, fondatore e CEO di Infogestweb-Golia360, società tecnologica specializzata nello sviluppo di software gestionali per flotte e mondo logistico.
«Pur meritando doverosa attenzione, in particolare per la notevole portata della multa comminata all’azienda – ha spiegato Carrano – la vicenda non deve generare allarmismi nel settore dei trasporti».
Dopo un confronto con ispettori del lavoro e consulenti legali, il CEO ha ribadito che «le piattaforme di fleet management presenti sul mercato sono studiate nei dettagli per essere perfettamente conformi alle normative sulla privacy. Ad esempio, la nostra Golia360 è stata sviluppata e viene costantemente aggiornata sulla base dell’evoluzione normativa».
«Il caso in oggetto – ha proseguito l’AD – è molto più articolato di quanto possa apparire da una prima lettura. Infatti, nonostante l’autorizzazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (ITL) territoriale, il Garante ha rilevato la non conformità alla normativa di protezione dei dati personali dei documenti prodotti e, in particolare, dell’informativa rilasciata dalla stessa società di trasporto ai collaboratori, al di là quindi dell’utilizzo pratico della geolocalizzazione».
«Nell’accesso e nella conservazione dei dati personali – ha continuato Carrano – ci sono aspetti che possiamo considerare standard, mentre altri che cambiano a seconda dell’azienda interessata e che non possono essere sottovalutati. Si tratta di sfumature che possono variare tra le pieghe delle singole attività svolte all’interno dell’impresa. Nella redazione della documentazione da produrre ai sensi del GDPR, così come nella definizione di procedure e misure volte ad assicurare la sicurezza dei dati personali e la loro riservatezza, è quindi determinante effettuare ulteriori approfondimenti, caso per caso, con audit e consulenze qualificate. In questo modo le aziende possono tutelarsi e mettersi al riparo da eventuali interpretazioni, come avvenuto nel caso specifico».
«Golia360 – ha concluso l’AD – è al fianco delle imprese di trasporto e a disposizione per fornire maggiori informazioni su questo ambito aziendale. A fronte di possibili verifiche future le aziende possono avvalersi di servizi di assistenza legale come quello da noi offerto, per gestire in modo preciso, puntuale e senza rischi gli aggiornamenti normativi e gli eventuali accertamenti degli organi di controllo».