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Mobilità sostenibile: Anfia avvia in Campania il primo laboratorio per la smart mobility con il progetto Borgo 4.0

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Nascerà a Lioni, in Campania, la prima Piattaforma tecnologica per la mobilità Sostenibile e Sicura. Il Progetto Borgo 4.0 presentato oggi da Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, è infatti il primo esempio in Italia di laboratorio di sperimentazione tecnologica in diversi campi applicativi complementari per la smart mobility realizzato in un ambiente reale attraverso un’azione di sistema pubblico-privato.

Sono 54 i partner che daranno vita al progetto, tra grandi, piccole e medie imprese, oltre a tre Centri di Ricerca che coinvolgono cinque Università Campane e il CNR. «Siamo di fronte a un fattore di svolta per un futuro che deve però essere metabolizzato e digerito da un’evoluzione che deve essere costante e apprensiva dei giovani e della società civile» ha spiegato Paolo Scudieri, presidente Anfia, nel corso della presentazione del progetto tenutasi simbolicamente presso il circuito di sperimentazione Adler speed lab di Ottaviano. «È molto presente il concetto di comunità scientifica e imprenditoriale, con aziende internazionali come STMicroelectronics, Ericsson, Tim, Stellantis, Breton, Seri e Snam che hanno riconosciuto fin da subito il grande valore di questa iniziativa. 73 milioni di investimenti in ricerca, finanziati con risorse a valere per 46 milioni sul Fesr del Por Campania e 27 milioni di cofinanziamento privato delle imprese per un totale di diciannove progetti di grande valenza che coinvolgono oltre 180 addetti qualificati e ricercatori assunti dalle specifiche iniziative. All’inizio poteva sembrare qualcosa di enorme e infattibile, ma quando si crede che lo sviluppo e il futuro debbano coinvolgere la società civile bisogna fare un salto in una dimensione inedita. Oggi avremo dimostrazioni su barriere intelligenti, parcheggio automatico e auto a idrogeno e tutto ciò coinvolgerà un borgo irpino, Lioni, che farà da laboratorio per un esperimento in cui per la prima volta pubblico e privato collaborano insieme per concorrere a un risultato che sarà il nuovo umanesimo. Borgo 4.0 sarà motore di attrattività internazionale e i piani progettuali che i partner si impegnano a realizzare entro il 2023 consentiranno di poter definire fin da subito percorsi evolutivi coerenti con lo scenario tecnologico di medio periodo e sfruttare spillover effect favorevoli all’intero contesto del sistema dell’innovazione regionale» ha concluso Scudieri.

Ricerca, innovazione e diffusione presso il mercato, in piena aderenza al paradigma della smart road, sono dunque le parole chiave del progetto che vedrà la realizzazione di diversi percorsi attuativi tra cui A-Mobility, per la guida autonoma, C-mobility per la guida connessa, F-Mobility ed E-Mobility per la diffusione dei veicoli elettrici, H-Mobility per l’affermazione di piattaforme modulari con trazione alimentata a idrogeno, P-Mobility per lo sviluppo di piattaforme finalizzate alla smartness dei contesti di mobilità.

«Si tratta di un’iniziativa dal valore industriale, scientifico e umanistico davvero straordinario» ha sottolineato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, presente alla giornata di presentazione di Borgo 4.0. «L’Italia ha perso alcune sfide nel campo dell’elettronica e della chimica perché non abbiamo avuto senso del futuro, tenacia o coraggio politico. Oggi siamo a ripensare il futuro del nostro Paese anche perché dovremo concretizzare un grande piano di investimenti legato ai fondi europei, questa è una grande opportunità per ricollocare l’Italia sul piano della competizione mondiale. Abbiamo un capitale umano che non è secondo nessuno, ecco perché come Regione abbiamo deciso di concentrare risorse importanti nella ricerca in alcuni settori in cui possiamo essere all’avanguardia, tra questi l’automotive, l’aerospazio e l’agroindustriale».

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